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venerdì 7 maggio 2021

MINIMA IMMORALIA
 


La situazione dell’immane strage da Coronavirus in India ci obbliga a un paio di riflessioni. La prima è la seguente: più le megalopoli cresceranno in maniera incontrollata, più lo spazio urbano diverrà un affollato termitaio umano, più esse diventeranno vulnerabili ad ogni sorta di epidemia. Epidemie che, come ci sta dimostrando la situazione indiana, si diffonderanno in maniera pervasiva e incontrollata proprio in conseguenza di tali concentrazioni urbane.
Le città cresciute in maniera esagerata stanno già da anni pagando in termini di inquinamento, di vivibilità e di malattie, il loro gigantismo.
La seconda riflessione riguarda l’India come potenza militare e nucleare. È divenuta una delle grandi potenze globali militari facendo pagare un prezzo altissimo alla sua popolazione. Si è dotata di armi di sterminio, ma ha lasciato vasti strati della popolazione nella miseria, nell’indigenza, e nella malattia, come la pandemia ha evidenziato. Ha riempito i suoi arsenali, ma non si è preoccupata di procurarsi le bombole per l’ossigeno. Ha speso una quantità enorme di ricchezza nazionale in armamenti, ma non ha badato ad un piano pandemico. Una cecità criminale per un paese che ha quasi un miliardo e mezzo di abitanti, un inquinamento spaventoso e condizioni igieniche disastrose. È una grave ingiustizia che a bruciare nei roghi disseminati per le strade, non ci sia un solo cadavere degli esponenti delle classi dirigenti. [A. G.]