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giovedì 24 giugno 2021

FARE ORDINE…
di Paolo Vincenti

 
Il mondo è dei paradossi, si sa. Così, di fronte ad una immensa area del mondo sottosviluppata, che soffre guerre, denutrizione, calamità atmosferiche, cronica arretratezza, un’altra, meno grande parte del pianeta, vive nel benessere, in pace, nello sviluppo economico e per certe fasce minoritarie di popolazione addirittura nel lusso. Si suole indicare queste due macroaree, genericamente come il Sud del mondo, la prima, e l’occidente, la seconda. Nell’occidente prospero e industrializzato non manca chi, pur non facendo parte dei super ricchi, tuttavia non sa fare a meno del superfluo e vive al di sopra delle proprie possibilità. Liberarsi di quello che non serve, e non solo per fini umanitari, può diventare però un’esigenza, un gioco forza, a un dato momento della vita. Le circostanze varie e imprevedibili che ci coinvolgono possono metterci di fronte ad un tracollo economico, ad una bancarotta, ad una separazione matrimoniale o divorzio, più semplicemente ad un trasloco. E dunque, si impone l’occorrenza di liberare un po’ di posto, di fare spazio. Quella di rinunciare al superfluo diventa una vera e propria arte, spiegata (o insegnata, che dir si voglia) in libri e corsi di decluttering: eliminare il superfluo per vivere meglio. Occorre organizzarsi, semplificarsi la vita, specie quando essa è un caos. Allora per non rischiare di annegare nel mare magnum del disordine e della confusione che regnano nella propria casa, bisogna prendere delle decisioni coraggiose per quanto dolorose. E nel mentre si fa ordine, buttar via tutte le cianfrusaglie che ingombravano scrivania, armadi, garage, ufficio. Far ordine fisicamente porta come conseguenza quella di mettere ordine nella propria testa, spesso affollata da pensieri che si ammassano nevroticamente, convulsamente, senza apparente rimedio. Il decluttering ci fa risparmiare tempo prezioso e, attraverso l’ordine fisico, agisce come propellente psicologico sulla nostra testa, che, sgombera da inutili pesi, può respirare, lavorare meglio. Vada per lo scarto, dunque, e per la via della sostenibilità.