Una
poesia del poeta veneto Ferruccio Brugnaro contro
la mercificazione di un bene universale. Non
toccate l’acqua non
toccate la sua luce. Non
vi basta ciò che già vi
siete presi con violenza. Non
vi soddisfano ancora gli
sfregi mostruosi brutali inferti
alla terra. I
popoli sono stanchi delle
vostre scorrerie delle
vostre barbarie delle
vostre infamie. Tenete
lontane le vostre sozze
mani le
infinite menzogne dalle
sorgenti dai
fiumi. La
notte è lunga e profonda non
si vede il giorno. Grande
è Il
vostro sporco insaziabile egoismo la
vostra farneticante volontà
di dominio di
terrore. La
nostra sete d’amore può
esplodere da
un momento all’altro. Non
mettete piede là dove
sgorga la vita non
toccate le fonti del
sogno. Ferruccio
Brugnaro