Il
poeta è un albatro maestoso fra cieli infiniti senza
orizzonti e confini. Poi
come Icaro precipita sul suolo di casa dove
viene messo al ludibrio... Il
poeta stanco con le ali accasciate si
scusa del suo essere incapace di
tessere i fili dell’ortica per l’amico, che amico
no, non è... L’inganno
fatale colpisce l’anima inerme, ma
un’ispirazione lo eleva come preghiera per
l’altrui orticello, senza acqua neppure
per dissetare il merlo. Le
ali spiegate tornano a vibrare oltre
le nuvole in un altrove, luogo
benedetto dalla parola dei giusti. Laura
Margherita Volante