Nicolino
Longo si è più volte lamentato di non avere avuto l’onore del primo posto sulla
prima pagina di questo giornale. In realtà non è vero. Suoi aforismi e
pensieri, come è avvenuto con altri autori, spesso erano così efficaci che valevano
un editoriale intero, e come tali li abbiamo messi “al primo posto”. Ma
Nicolino (il diminutivo del suo nome contrasta con la sua stazza, ma vi
assicuro che nella sua grande stazza si cela anche un grande cuore) da
abilissimo aforista ha anche un profondo senso dell’ironia e così mi ha scritto
in un calembour: “Mai l’onor di un primo posto, in vita mia. Dovrò
accontentarmi di quello dopo morto: in testa al mio funerale”.
Siccome ho anch’io il senso dell’ironia e scrivo a mia volta aforismi, così gli
ho risposto: “Attenzione, prima della bara c’è sempre l’autista del carro
funebre”. E lui pronto ha ribattuto: “E allora pure da morto il secondo
posto!”. Ma poi ha corretto: “Potrò averlo solo dopo
morto, in testa al mio funerale, se al carro funebre lascerò detto di procedere
in marcia indietro”.E invece
no, stamattina, vivo e vegeto, “Odissea” gli cede il primo posto, accada quel
che accada. Dovesse pure atterrare un alieno in piazza Duomo. [A.G.]
*** ANIMA
“Riguardo
all’anima, il diavolo e Dio non
raggiungeranno mai un accordo. Perché
l’uno la vuole cotta, l’altro
la vuole cruda”. Nicolino
Longo