Ilimiti alle
rivendicazioni operaie e libertà personali che governo e Confindustria
impongono in nome della crisi e della pandemia covid19 con il sostegno dei
sindacati collaborazionisti e di regime possono essere infranti. Queste misure
sanciscono l’immiserimento degli operai in nome della ripresa dei profitti e
vanno combattuti. La storia della lotta di classe
insegna che gli interessi dei proletari non si stabiliscono sulla base della
“compatibilità”, ma sulle reali condizioni di lavoro e di vite del
proletariato. Su queste basi la lotta può essere diretta dagli operai coscienti
che rompono il vincolo di fedeltà anche senza e contro i sindacati
filo-padronali, anche se per questo bisognerà pagare un prezzo. Quando i lavoratori si uniscono sui loro interessi
immediati e storici e con la lotta, rompono la pace sociale, smascherano la
democrazia borghese e mostrano la dittatura del capitale sul lavoro salariato. Il governo Draghi e la
Confindustria, con l’appoggio
del sindacato confederale, usano l’emergenza covid19, il vaccino e il Green
pass per dividere i lavoratori mettendo gli sfruttati gli uni contro gli altri
negando ad alcuni lavoratori il diritto a mangiare nella mensa aziendale con i
propri compagni. La “libera Italia”, tramite una legge di stato, il
Green pass, votato da tutti i partiti, reprime con multe, sospensioni dal
lavoro, licenziamenti e ricatti tutti per costringerli a vaccinarsi non
tenendo conto dei credi religiosi, politici, o sanitari, usando le forze
dell’ordine e l’esercito non per perseguire i delinquenti ma per dare la caccia
agli “untori”. I padroni e il governo non possono tollerare che
qualcuno nutra sfiducia verso le loro e le loro Istituzioni. La nostra esperienza di decenni di lavoro in fabbrica
e nel territorio nella lotta contro la nocività, le malattie professionali, a
cominciare dall’amianto,
chi hanno dimostrato che in una società divisa in classi in cui il potere è in mano ai padroni la scienza e la
medicina non sono neutrali ma al loro servizio. Per questo non abbiamo nessuna
fiducia nello stato dei padroni e nelle loro istituzioni. Alcuni dei virologi ed
esperti del governo sempre in TV e sui
Giornali li conosciamo da anni per via dei processi d’amianto. Li vediamo ogni volta
difendere i padroni delle multinazionali (Breda/Ansaldo, Pirelli, Alfa Romeo,
Teatro alla Scala e molti altri) e abbiamo sempre più schifo e rabbia nel
vedere alcuni di questi virologi
osannati da tutti e
considerati come salvatori della salute pubblica, anche da alcuni "compagni" che
fino a ieri sostenevano e, in alcuni casi ancora sostengono, che “lo stato borghese si abbatte e non si
cambia”. Per
noi il nemico e sempre lo stesso. Sono: i padroni delle multinazionali, i loro
governi e tutti i loro reggicoda siano essi politici, sindacalisti, scienziati
o medici venduti al potere.
Michele Michelino Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio