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lunedì 15 novembre 2021

PARAOCCHI
di Vincenzo Rizzuto


Ancora sull’ignoranza che giuoca spesso brutti scherzi.
 
Ciò che sta avvenendo ormai da due anni intorno alla pandemia da Covid 19 è inaudito: i no-vax gridano come matti nelle piazze ‘libertà, libertà’ e nel contempo energumeni invasati assaltano le sedi del Sindacato, distruggono vetrine e pronto-soccorsi di ospedali, minacciano medici e quanti si prodigano a fronteggiare la pestilenza; ma ancora più grave è il fatto che questi ottentotti vanno in giro senza distanziamento e senza maschera favorendo così il contagio e la diffusione del virus nelle sue infinite varianti sempre più difficili ad essere debellate dal medesimo vaccino, così come la scienza medica, per quel poco che abbiamo, insegna. A questa assurda canea di ottentotti purtroppo spesso si accompagnano, assurdamente, anche voci di sedicenti medici e ‘filosofi’ del ‘pensiero debole’, molto debole, della miseria che, mista a quella di una Destra analfabeta e squallida, formano un’orchestra così stonata e penosa da far venire il mal di pancia ogni volta che di bocca e non di… ‘fan trombetta’, come tuona il verso dantesco nel XXI canto dell’Inferno.
Costoro, poveri sprovveduti, non solo ignorano quello che avveniva durante le pestilenze del sec. XIV o XVII che sono troppo lontani per la loro memoria, ma ignorano anche quello che succedeva ancora negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando, ancora ragazzi non viziati, ogni giorno andavamo a frotte a raccogliere i confetti che la gente pietosa lanciava sui piccoli feretri bianchi degli innumerevoli bambini, che morivano a causa della difterite e del tifo, così diffusi prima che i vaccini li debellassero. In quegli anni le campane di tutte le chiese dei nostri paesi e delle nostre città ogni giorno, ripeto, suonavano a gloria per annunciare che un ‘angioletto’ era stato chiamato accanto a Nostro Signore; e i parroci, in quelle occasioni, nella loro omelia invitavano i fedeli e gli sfortunati genitori a non piangere perché avevano ricevuto la ‘grazia’ di avere i loro piccoli innocenti in ‘paradiso’.
Ora, pensando a tutto questo, credo proprio che i no-vax, di fronte agli oltre 130.000 morti avuti solo in Italia, forse si sono convinti di non doversi dispiacere perché altri innocenti pregheranno in cielo per loro, anche se non hanno potuto raccogliere i confetti dei nostri ‘angioletti’!