Si
chiama Brando, è un cane, un anima-le (cioè possiede un’anima)
contrariamente alle molte bestie che guidano Stati, Governi, Partiti, o siedono
in Parlamento e che scatenano guerre e riempiono di bombe i loro Paesi. Come
vedete non indossa elmetto militare come il segretario del Pd (Partito
democristiano), dico democristiano e a ragion veduta, perché tutta la
direzione di questo Partito è formata da personaggi provenienti dalla ex
Democrazia Cristiana e ne hanno preso il dominio. Ieri il segretario del Pd
Enrico Letta è stato fischiato a Milano durante il corteo del 25 Aprile. Lo
hanno fischiato perché fa parte del governo Draghi, il governo che spende
denaro per comprare armi da mandare in Ucraina in modo da buttare benzina sul
fuoco, ma non si preoccupa della crisi sociale che il conflitto Russia-Ucraina
sta innescando. Man mano che mancanza di materie prime, fonti energetiche, e
quant’altro scarseggeranno e le imprese saranno costrette a chiudere, disoccupazione
e conflitto sociale diverranno una bomba interna a molti Paesi, compreso il
nostro. Governanti e capi di Partito a quel punto non riceveranno solo fischi o
insulti. Le guerre hanno sempre esiti imprevedibili e Mussolini non prevedeva
che sarebbe stato impiccato a Piazzale Loreto. Brando è un cagnetto pacifico,
non aveva elmetto militare sulla testa come il segretario del Pd ma un fazzolettino
rosso, ed era fra i centomila che sfilavano in corteo. Io non mi sono potuto
unire a fischi solo perché mi trovavo con Brando, alcuni bambini, famiglie e
altri disarmisti e pacifisti alla testa del corteo con le bandiere arcobaleno.
Eravamo qualche metro davanti alla Banda musicale per cantare: Fischia il
vento e infuria la bufera…