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martedì 26 aprile 2022

ANIMALI E BESTIE
di Angelo Gaccione
 

Brando in piazza contro i guerrafondai

Si chiama Brando, è un cane, un anima-le (cioè possiede un’anima) contrariamente alle molte bestie che guidano Stati, Governi, Partiti, o siedono in Parlamento e che scatenano guerre e riempiono di bombe i loro Paesi. Come vedete non indossa elmetto militare come il segretario del Pd (Partito democristiano), dico democristiano e a ragion veduta, perché tutta la direzione di questo Partito è formata da personaggi provenienti dalla ex Democrazia Cristiana e ne hanno preso il dominio. Ieri il segretario del Pd Enrico Letta è stato fischiato a Milano durante il corteo del 25 Aprile. Lo hanno fischiato perché fa parte del governo Draghi, il governo che spende denaro per comprare armi da mandare in Ucraina in modo da buttare benzina sul fuoco, ma non si preoccupa della crisi sociale che il conflitto Russia-Ucraina sta innescando. Man mano che mancanza di materie prime, fonti energetiche, e quant’altro scarseggeranno e le imprese saranno costrette a chiudere, disoccupazione e conflitto sociale diverranno una bomba interna a molti Paesi, compreso il nostro. Governanti e capi di Partito a quel punto non riceveranno solo fischi o insulti. Le guerre hanno sempre esiti imprevedibili e Mussolini non prevedeva che sarebbe stato impiccato a Piazzale Loreto. Brando è un cagnetto pacifico, non aveva elmetto militare sulla testa come il segretario del Pd ma un fazzolettino rosso, ed era fra i centomila che sfilavano in corteo. Io non mi sono potuto unire a fischi solo perché mi trovavo con Brando, alcuni bambini, famiglie e altri disarmisti e pacifisti alla testa del corteo con le bandiere arcobaleno. Eravamo qualche metro davanti alla Banda musicale per cantare: Fischia il vento e infuria la bufera…