Egregio dottor Gaccione, in occasione della guerra tra Russia e Ucraina, Le
sarei grato se volesse pubblicare sulla Sua rivista (che seguo spesso in rete)
un mio sonetto tratto fra l’altro dalla silloge Poesia arte delle
lettere (che qui allego) in modo che possa essere una voce in più
contro l’orrore della guerra. Le porto un
saluto di cordialità. Mazza dottor
Terenzio La Guerra Evento di sciagure
e di deliri dove in te tutti
già sono presenti poiché rapina sei di sperse genti a cui levato hai gli ultimi respiri.
Accendi l’ira ed ancor più
la forza laddove terra e
sangue son ritorti in
un vermiglio pantano di morti, così
che mota fai d’umana scorza.
Oscura palude ed ancora porto, approdo estremo di
giovani schiere sbarcate infine all’ultima dimora.
Alle mie parole tu sei sconforto sì ch’esse si fanno lacrime nere di questa mia
voce che pietà implora. Terenzio
Mazza