Pagine

mercoledì 22 giugno 2022

GUERRA. FATTI SPARIRE GLI OPPOSITORI

 

Chi sono le nostre sorelle e i nostri fratelli?
 
Nella narrazione mediatica di quest’ultima follia umana che è la guerra in Ucraina vi sono degli scomparsi. Sentiamo parlare e vediamo immagini di combattimenti, bombardamenti, morti, feriti, profughi, capi di Stato, capi di Stato Maggiore, deportati, mercenari definiti volontari, volontari definiti mercenari e tanto altro ancora. Una sola categoria di persone sembra essere scomparsa dai radar: chi, in Russia e in Ucraina, ha detto di no alla guerra.
Erano apparsi nei primi giorni di conflitto, nelle manifestazioni di Mosca, furono arrestati e di loro non si seppe più nulla. Non si disturba il manovratore. Non sono mai apparsi, eppure c’erano, a Kiev e sono chiamati traditori, messi subito fuorilegge. Chiamati codardi nella più tenera delle ipotesi. Ma sono loro le nostre sorelle e i nostri fratelli. Lo sono tutti coloro che la guerra la subiscono e lo sono coloro che la guerra non la vogliono.
Sono i più coraggiosi perché sono i primi ad essere perseguitati e perché non sono parlati ma ragionano con la testa e non con altri organi non deputati allo scopo. Sono, insieme ai soldati che disubbidiscono, le uniche ancore di salvezza di un’umanità troppo abituata a lasciare le chiavi dell’auto ad ubriachi senza patente. Sono il cuore pulsante dell’autentico desiderio vitale, quello che vede sé stesso in ogni altro vivente.
Le nostre sono parole, i loro sono fatti.
Seguiamoli anche se ce li nascondono.
 
Nino Di Paolo