POETI
Opera di Vinicio Verzieri
Che ne è di me, maestro?
Le campane della chiesa stavolta
hanno suonato per la tua
morte.
Cosa pensare?
mi insegnasti la gentilezza per guardare
i voli degli uccelli,
per salutare il giorno e
la mattina,
di vedere una spirale di
luci
tra i riflessi delle
sofferenze,
il volo, lo spiegarsi di ali di un drago
nei campanili e nei pinnacoli delle cattedrali.
Taci,
non sei più,
dov'è il ragazzo senza calma
dagli occhi di giada
che correva sui letti dei fiumi?
Torrenti di lacrime
gonfi dell'onda e di schiuma
come gli occhi di chi resta solo.
Eppure so che è quella forza solitaria
la mia essenza,
so che tornerà,
so come e non so se mi basta.
Opera di Vinicio Verzieri |