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venerdì 26 agosto 2022

È SEMPRE L’ORA DI CASSANDRA   
di Laura Margherita Volante
 


Già più di 30 anni fa il professore di Sociologia Giovanni Cattanei dell'Università di Genova, mio relatore della tesi di laurea, tenne dei convegni sul problema climatico e sullo sfruttamento del pianeta, sulla foresta Amazzonica, sulla cementificazione del territorio, sulle bombolette spray, ecc. prevedendo che se non si fossero presi al più presto provvedimenti, il disastro generato dall'uomo sarebbe stato di tale portata da non poter più porre rimedio, per cui il cancro ambientale era candidato ad una metastasi annunciata e irreversibile. Quella previsione ritenuta esagerata e, addirittura contrastata, poiché secondo eminenti studiosi, la natura ha le sue risorse reattive e difensive, oggi è davanti ai nostri occhi con tragedie di portata apocalittica. Il clima ha raggiunto l'inimmaginabile, con lo scioglimento dei ghiacciai, e relative conseguenze, con criticità ambientali in una sequenza di incendi per la siccità, a rischio di sicura carestia, e di tempeste cicloniche in ogni parte del globo. Una devastazione che sta precipitando in abissi senza ritorno. La complessità dei problemi intorno a dinamiche ingestibili per interessi internazionali di superpotenze economiche, la fa da padrone, con relative tensioni in un conflitto spietato non solo fra uomo e uomo, ma anche fra uomo e ambiente.
Di fronte a questo scenario planetario l'angoscia emotiva si trasforma in assuefazione, come se riguardasse altri popoli, altri paesi, in una sorta di miopia egotica senza speranza. Non c'è più sordo di chi non vuol sentire. Papa Francesco avverte, un tempo si diceva: "Uomo avvisato mezzo salvato".
Ma l'orgoglio di supremazia e di onnipotenza si inginocchia davanti all'unica ara ambita dalla superbia, l'ara del dio denaro. E così il pianeta azzurro morirà fra i suoi cadaveri, candidati al podio del male. E il male per sua natura non salva.
Giovanni Cattanei è stato un sociologo italiano, ordinario di Pedagogia generale all'Università di Genova, morto tragicamente nell'incendio sprigionatosi di notte nella propria biblioteca personale. Studioso appassionato della educazione civica delineò con finezza, già negli anni Sessanta, i legami tra sociologia e pedagogia esaminando la formazione dell'italiano nella dilagante civiltà dei consumi che diventa anche civiltà delle tentazioni. «Il progresso economico ha bisogno di produrre bene, soprattutto di consumare bene. E a questo punto esso cessa di essere soltanto economico, per investire ampiamente in una questione di etica sociale.» (G. Cattanei).