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venerdì 26 agosto 2022

LA POESIA È RESISTENZA ALLA MORTE
di Alice Bassi
 

Isabella Iozzi
"Non morirò del tutto"
composizione 2022

La composizione esposta al Piccolo Museo della Poesia di Piacenza il 9 luglio scorso in occasione dell’incontro poetico tenutovi da Angelo Gaccione è stata realizzata dall’artista performer Isabella Iozzi studentessa presso l’Accademia di Brera di Milano e porta come titolo “Non morirò del tutto”. L’artista si è ispirata ai versi della raccolta Spore pubblicata da Interlinea nel 2020. È composta da un libro aperto nelle cui pagine sono state infisse delle spighe di grano. Le spighe, come è noto, sono simboli di vita, di rinascita, simboli di una natura che si rigenera nel suo eterno ritorno. Le spighe danno il grano con cui si fa il pane, contrariamente alle armi che danno la morte, come va ripetendo da mezzo secolo lo scrittore Gaccione, e come ci ha di recente ammoniti con il suo vibrante pamphlet dal titolo Scritti contro la guerra (Tralerighe Libri ed.) e come ci sta mettendo in guardia dalle pagine del giornale “Odissea” (www.libertariam.blogspot.it) da molto prima che il contrasto fra Russia e Ucraina degenerasse in guerra guerreggiata, ospitando un appassionato dibattito a più voci di quanti alla guerra si oppongono in ogni modo. Ben vengano dunque queste felici contaminazioni questa “dialettica fra arte e poesia, accademia e Museo” come ha scritto sul quotidiano “Libertà” di Piacenza Fabio Bianchi, dal momento che (sono sempre parole sue) le “spore sono metafora assai pertinente sulle potenzialità della poesia di fecondare diversi terreni, stimolare diversi ambiti”. Incastonata in un vecchio confessionale, la composizione della Iozzi è visivamente molto suggestiva, oltre che fortemente simbolica.