A
due voci Laura Tussi e Fabrizio Cracolici. Tussi. Molti intellettuali e
attivisti parlano della possibilità di una "tempesta perfetta" nel
senso che si portano come esempio l'ingiustizia, il cambiamento climatico, le guerre,
la violenza, l'apocalisse nucleare. Questi fenomeni negativi, o meglio queste minacce
gravissime che incombono sull'umanità, stanno portando tutti verso una strada
che molti considerano di non ritorno e questo pone una domanda, in quanto
sussiste un pessimismo diffuso e dilagante. Vediamo molta gente, soprattutto giovani,
che non hanno più fiducia nel futuro e cercano proprio di estrarre dalla vita quel
poco di felicità possibile; estraggono speranza dal presente perdendo però
completamente la dimensione del futuro con un senso di impotenza che è
incredibile e questo genera nichilismo e solitudine e grande tristezza. Rispetto
a queste istanze, Cracolici, sei più pessimista o sei più ottimista? Cracolici. La realtà delle cose mi
porterebbe ad essere pessimista. Ma, se ci poniamo in una condizione di
pessimismo, nulla potrà cambiare quindi non si può fare altro che investire nell'ottimismo
e investire nelle azioni concrete e pensare e parlare a quelle realtà che sono
le più coinvolte perché, purtroppo, noi, la nostra generazione e alcune
generazioni hanno sbagliato. Non siamo riusciti a raggiungere determinati
obiettivi e determinati livelli di idealità scritti nella carta costituzionale,
frutto di grandi sacrifici, di tanti morti, di stragi, lutti, guerre. Quindi dalle
basi, dalle esperienze e dai sacrifici che ci hanno dato e donato le
generazioni passate, voglio rivolgermi all'unico gruppo di persone che può
realmente fare qualcosa: i giovani. Sembra che i giovani siano sempre più, come
si diceva appunto nella domanda, estraniati da questa realtà, ma al contrario
sono molto attenti. È necessario aiutare i giovani; bisogna stare loro vicino e
tenerli per mano. Occorre partecipare umilmente con quel piccolo contributo che
noi siamo in grado di dare per la possibilità di attivarsi con le loro capacità
ed energie, i loro mezzi, la loro creatività e cambiare questo pianeta. Come? Noi
vediamo i Fridays For Future, vediamo Extinction Rebellion: sono giovani che
hanno capito tutto. La realtà non va bene. Hanno capito che qualcosa nel
pianeta è in corto circuito e ci sta portando alla distruzione e stanno
protestando. Però spesso li vediamo protestare, ma senza la piena
consapevolezza di quello che è la gravità e di quello che sta succedendo
chiaramente. Quando il sistema, il potere, a questi giovani permette la
possibilità di parlare, questo è già indice che non li teme ancora al punto
tale di doverli tacitare e bloccare, perché in questo momento i giovani
protestano in modo generico e simbolico. Parlano dicendo: "Salviamo il pianeta,
non abbiamo un piano B, smettiamo di inquinare". Ragazzi
dobbiamo cominciare a fare i nomi. Chi sono questi grandi inquinatori? È
necessario stimolare queste aziende e multinazionali e lobby di potere prima di
tutto a smettere di inquinare in questa maniera. In seguito dobbiamo stimolare
i nostri governi ad attuare politiche green,
politiche di Ecologia e in questi momenti con i soldi che vengono stanziati dalla
comunità europea non si sta pensando a investire in green e ad investire in risorse energetiche, si sta investendo
ancora e sempre in armi e nucleare e questa è la contraddizione. Ragazzi
ascoltatemi il mio è un mettermi a disposizione vostra. Occorre andare da lor signori,
da questi personaggi che fino adesso ci hanno raccontato che va tutto bene così
e non è vero e dobbiamo dare le nostre motivazioni; dovete dare le vostre
motivazioni. Bisogna dire: "Signori il pianeta è uno e lo è anche per voi.
Accumulate potere, accumulate ricchezze, ma quando il pianeta si esaurisce? Sappiate
che se sparirà, sparirete anche voi. Cosa ve ne fate di quei soldi? cosa ve ne fate
di quel potere? Quindi
facciamo una rivoluzione vera, sincera quella che è proprio rivolta a salvare
questo pianeta. Cambiamo modalità. Cambiamo modo di ragionare. Rivolgiamoci alla
terra con più rispetto perché la terra non è nostra, noi siamo figli di Madre Terra;
quindi, ricordiamoci che noi non abbiamo nessun diritto, nessun possesso sulla
terra, noi facciamo parte della terra come ne fanno parte gli animali, i vegetali,
le piante e ogni singolo elemento fa parte di Madre Terra. Non dobbiamo essere
arroganti: dobbiamo essere al servizio del pianeta e trovare il cambiamento. Quindi
giovani diamoci da fare. Io sono ottimista...