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domenica 25 settembre 2022

PACE ORA
di Saverio Lanza

Opera di Alberto Casiraghy
 
Poche parole, ma chiare, queste che ci ha inviato Saverio Lanza a proposito della guerra in corso fra russi e ucraini. In linea con quelle che stiamo scrivendo da mesi su questo giornale, e con quelle che abbiamo raccolto in un piccolo lucido pamphlet dal titolo Scritti contro la guerra. Parole e idee con le quali nessuno dei grandi quotidiani italiani ha voluto misurarsi, facendo il silenzio su quel libretto e censurando di fatto il suo contenuto. Ma le idee sono caparbie e non si arrendono, mettono radici e sbocciano quando meno te lo aspetti. [A. G.]  
  
Siamo atterriti dalla possibile deflagrazione della guerra e dalla inanità europea. I capi di Stato e i Governi non dovrebbero prendere sonno al solo pensiero di una guerra diretta con la Russia e trovare una soluzione, fosse anche dolorosa, per evitarla. Anche una pace ingiusta è mille volte meglio del rischio di una guerra con uso dell’arma che non nomino per pudore. Chiediamo ai nostri Governi di liberarsi dalla sudditanza americana, chiediamo ai nostri Governi di liberarsi dalle pressioni del complesso militare industriale delle armi. Chi scatena la guerra è un criminale, ma chi può fermarla e non fa proposte politiche per fermarla, è suo complice. Le prossime generazioni russe ed europee potranno sempre porre rimedio ad una pace ingiusta.