Chi ha un minimo di
conoscenza storica del Novecento, sa che le guerre hanno assunto una dimensione
mondiale proprio a causa delle alleanze che i vari Stati avevano sottoscritto. Dunque,
possiamo dedurne che le alleanze militari sono, nella loro essenza, guerrafondaie
e criminali. Rifiutare di far parte di alleanze di tipo militare è la sola
garanzia per non contribuire alle tensioni fra Stati e farsi coinvolgere in
atti di guerra. La pace può essere garantita solo da questo rifiuto, e dal
rifiuto di possedere armi ed eserciti. Alle alleanze militari dovrebbe
contrapporsi un’alleanza per la pace e il disarmo aggregando tutti quei Paesi
che a questa saggia politica intendono concretamente dedicarsi. Uscire dalla
Nato dovrebbe essere il primo passo e proporsi come avanguardie di tale
organismo pacifico, riconvertendo il Ministero della Difesa in Ministero per il
Disarmo. Questa nuova alleanza dovrebbe essere promossa dal mio bellissimo
Paese indicando come sede la città di Assisi, città della pace per antonomasia,
per la forte valenza simbolica che agli occhi del mondo riveste. Se ad oggi non
c’è stata nessuna credibile azione diplomatica per trovare una via d’uscita al
conflitto russo-ucraino, non è da imputare solo alla miopia delle cancellerie,
o al semplice opportunismo egoistico e irresponsabile degli Stati. La paralisi
dei governi e degli Stati è dovuta principalmente al fatto che si sono legati
mani e piedi ad alleanze militari perverse, sottostando ai dettati imperativi
di queste alleanze, e rinunciando a svolgere un ruolo autonomo di mediazione. Continuare
su questa strada è il modo più sicuro per contribuire alla propria catastrofe e
a quella generale.