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giovedì 20 ottobre 2022

LA SAGGEZZA DEI LETTORI


Fermatevi prima che le cose precipitino
 
Caro Angelo,
se tutte queste lettere fossero lette dai belligeranti si farebbero un esame di coscienza e capirebbero che le guerre non sono eterne, mentre i morti e le rovine resterebbero a testimonianza della loro scelleratezza. Alla fine si ristabilirà l’equilibrio rotto e tanti si leccherebbero le ferite; poi, ci vorranno anni e anni per dimenticare le offese.
È chiaro a tutti che ci sono aggressori e aggrediti, però, se viene messo di mezzo l’orgoglio, ogni tentativo di pace finisce prima di cominciare gli incontri pacificatori. Fare finta che non sia successo nulla non sta in piedi: ormai l’odio è entrato nei cuori di chi ha perso qualcuno in guerra. A quest’ultimo è crollato il mondo addosso: una morte innocente piange sempre vendetta e l’odio resisterà sotto la cenere. Dirgli porgi l’altra guancia, non se parla nemmeno; semmai ti risponderebbe occhio per occhio e dente per dente. Fin quando il torto e la ragione si fronteggiano, nessuno fa un passo indietro. Chi dei due capi andrebbe dal suo popolo e direbbe mettiamoci una pietra sopra? Le rovine e i massacri non si possono cancellare con una spugna. L’offeso vuole giustizia; l’offensore dice che è stato indotto a dichiarare la guerra per riavere quello che prima era suo. Come uomo di strada dico la mia: contendenti fermatevi subito prima che le cose precipitino e cadiamo in un vortice senza ritorno! Continuare a combattere una guerra insensata vuol dire aumentare l’agonia di un popolo e nel contempo far pagare le conseguenze della guerra a coloro che le subiscono diventando sempre più poveri con le restrizioni, gli aumenti di prezzi e le chiusure delle aziende. Comunque, è giusto non girare la testa dall’altra parte e dire che non è un problema nostro. Se un pazzo premesse il bottone sbagliato, tutta l’umanità sarebbe in serio pericolo. Viviamo su una polveriera atomica e ciò dovrebbe far ragionare i belligeranti a cercare un punto d’incontro.
Carmine Scavello