La
rincorsa a sinistra verso il M5S è mossa dall'illusorietà di uno spostamento
verso il populismo di sinistra da parte di un movimento nato, invece, sulle
coordinate teoriche del qualunquismo. Così si mostrano, ancora una volta, i
segni di una debolezza intrinseca nella capacità di esprimere una visione di
sistema e la "reductio" di un agire politico legato alle contingenze
elettorali. Si finge di dimenticare, tra l'altro, che il 25 settembre lo stesso
Movimento ha perduto di colpo 6 milioni di voti conservando una quota di
suffragi all'interno di una ben precisa "ridotta" territoriale e in
gran parte raccolti attorno ad una "single issue". Inoltre
l'astensionismo è salito di numero per 4 milioni di unità all'interno di un
quadro mai visto di fragilità complessiva del sistema. A Sinistra, nelle varie
componenti di diversa origine ideologica, non si riesce più da molto tempo a
concepire una elaborazione autonoma anche sul piano organizzativo ponendo come
prospettiva il ritorno al centro del dibattito l'idea socialista della
centralità dei temi di carattere economico-sociale. Franco Astengo