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giovedì 20 ottobre 2022

MANIFESTO DELLE CENTONOVANTA PAROLE



1. Poiché sembra che di fronte alla guerra, divoratrice di esseri umani, nessun governo si stia adoperando per far cessare la carneficina, occorre che siano i popoli ad insorgere nonviolentemente per imporre ai governi di adoperarsi per la fine delle stragi, per la pace che salva le vite, per il ritorno al rispetto del primo diritto di ogni essere umano: il diritto a non essere ucciso, il diritto a una vita degna.
2. Poiché tutte e tutti facciamo parte dell’unica umana famiglia che vive in quest’unico mondo casa comune dell’umanità intera e del quale siamo tutte e tutti insieme parte e custodi, è responsabilità personale e primaria di ogni essere umano agire per far cessare tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni.
3. Con questa persuasione partecipiamo ed invitiamo a partecipare alle manifestazioni per la pace che si terranno in ogni città d’Italia il 21, 22 e 23 ottobre, ed il 5 novembre a Roma.


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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite è il primo dovere.
Solo la nonviolenza può salvare l’umanità dalla catastrofe.


Centro di ricerca per la pace, i diritti umani
e la difesa della biosfera di Viterbo