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martedì 29 novembre 2022

Musica
L’ARTE DELLA FUGA
 


Al Museo Bagatti Valsecchi.
 
Al Museo Bagatti Valsecchi di Milano si è svolto un interessante concerto inserito nella stagione musicale-letteraria dedicata alle donne. Questa grandiosa opera di J.S. Bach ha fatto da pretesto per parlare di una “grande donna” che affianca un “grande uomo”. Parliamo di Anna Maddalena Bach, seconda moglie del sommo compositore, sono stati letti alcuni brani tratti dalla “Piccola Cronaca di Anna Maddalena Bach” in cui Maddalena racconta dal suo punto di vista la genesi dell’Arte della fuga, un racconto intenso e partecipato fatto dalla moglie premurosa che ha supportato e amato il “genio” anche in questa prova compositiva impegnativa, l’ultima di Bach. Graziella Baroli, che ha presentato il concerto, ha esortato il pubblico a non farsi intimorire da quest’opera così complessa dal punto di vista compositivo ma a farsi trascinare dalla musica e a lasciarsi andare in un mondo di sensazioni, di sogni e pensieri, e per meglio realizzare questo ascolto è stata letta una poesia di T. S. Eliot tratta dalla raccolta di poesie Quartet. Quattro sono le voci delle fughe e quattro sono gli strumenti che le realizzano: due violini, viola e cello, il violone e il cembalo fanno da ripieno.


Momento di grande impatto la fine dell’ultima fuga che è incompleta perché Bach morì prima di portarla a compimento. A questo punto per sottolineare l’anima religiosa del compositore è stato letto Il Magnificat tratto dal vangelo di San Luca, di cui esiste anche un bellissimo commento fatto da Lutero. Grande successo di pubblico, la sala piena e purtroppo alcune persone non hanno potuto entrare.



Gli interpreti: Giambattista Pianezzola e Claudia Monti violini, Marco Calderara viola, Claudio Frigerio violoncello, Nicola Moneta violone, Graziella Baroli cembalo, Anna Cernuschi voce recitante.