Pagine

martedì 31 gennaio 2023

BOICOTTARE SANREMO
di Angelo Gaccione


Questo è la guerra
 
Festival di guerra.
 
Dobbiamo tornare a Camus: quelli che lui chiamava i futuri criminali di guerra sono fra noi e lavorano alacremente all’annientamento totale, alla fine dell’uomo e della storia. A quasi un anno dal conflitto russo-ucraino, non si è fatto nulla per “dividere i contendenti” come ha scritto su “Odissea” Gabriella Galzio; si è preferito alimentarlo il conflitto, gettando benzina sul fuoco. Governo e forze politiche italiane quasi al completo, hanno votato per continuare a mandare armi sul teatro bellico. Con il nuovo decreto, quello del 23 gennaio di quest’anno (tra l’altro secretato e senza che l’opinione pubblica ne possa conoscere i termini) si dovrebbe superare il miliardo di euro. Tutto questo mentre milioni di italiani precipitano nella povertà ed il ceto medio è sempre più immiserito. “La guerra in Ucraina ad oggi è costata alle casse italiane 76 miliardi di euro solo per contenere l’impatto dei rincari energetici su famiglie e imprese, tanto quanto 5 manovre in meno di un anno”, informa l’Agenzia AdnKronos. I criminali di guerra che ci governano hanno tradito la Costituzione nata dal sangue di tanti italiani che si sono opposti alla barbarie del fascismo per garantire pace e sicurezza al nostro Paese, e ci stanno precipitando nell’olocausto nucleare alimentando la guerra e inviando armi. 



Hanno tradito la Costituzione i parlamentari delle varie formazioni politiche che hanno votato il Decreto del 23 gennaio, e l’ha tradita il capo dello Stato in carica che della Costituzione e del suo dettato dovrebbe essere il garante. Non c’è più dubbio alcuno: la Nazione è caduta nelle mani di criminali di guerra che stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza di tutti noi, dei nostri figli e nipoti, delle generazioni future e dei beni materiali ed immateriali della nostra patria. Ci hanno esposti alla rappresaglia contro la nostra volontà, trasformandoci di fatto in cobelligeranti di un conflitto che non ha mai riguardato la sicurezza dei nostri confini e del nostro Paese. I criminali di guerra, con questo nome vanno additati d’oggi in avanti al cospetto della Nazione intera, fingono di ignorare che ci troviamo in epoca nucleare con la presenza di mezzi di distruzione in grado di cancellare ogni forma di vita. Questi mezzi li hanno approntati quelli che lo scrittore Albert Camus ha definito futuri criminali di guerra e che oggi reggono le sorti del mondo. Questi criminali di guerra fingono di non sapere che le alleanze militari sono state la causa che ha trasformato in conflitti mondiali, crisi che sarebbero rimaste circoscritte. Ma i criminali di guerra devono sapere che saranno anche loro annientati dal conflitto nucleare che stanno preparando. Saranno liquefatti assieme ai loro beni ed ai loro affetti; alle istituzioni che indegnamente rappresentano e agli scranni su cui indegnamente siedono. Siamo arrivati al punto in cui l’impudenza guerrafondaia sarà esibita persino al Festival di Sanremo. 


Il presidente ucraino è stato invitato per spiegare in Eurovisione a donne, uomini, ragazzi e bambini come impiegherà le armi che gli stiamo fornendo noi italiani e gli altri Stati, europei e non. Lo spiegherà in diretta a quegli stessi giovani ai quali seduti sui banchi di scuola i docenti dovrebbero insegnare tolleranza e non violenza la mattina dopo. Lo farà alla Tivù di Stato, ma è certo che il messaggio sarà rilanciato anche dai network privati. Il disgusto che questa decisione ha suscitato in me, come uomo di cultura e come artista, prima ancora che come cittadino, è enorme. Non posso dunque che invitarvi a boicottare la visione del Festival di Sanremo e di inondare di messaggi di protesta sia le direzioni della Rai, sia i membri del Governo e dei rappresentanti delle istituzioni, per questa diseducativa sceneggiata di morte che ci hanno apparecchiata.