A proposito dell’arresto di Matteo Messina Denaro. Aproposito
dell’arresto (?) di Matteo Messina Denaro, non ci hanno fatto vedere le
immagini del caffè offerto dallo Stato a colui che hanno nascosto e protetto
per anni, 30 per la precisione, per tenerselo buono e non essere coinvolti
nella brutta storia dal dopoguerra ad oggi. Credetemi non scherzavo, quando ho
detto del caffè, ma chissà quante altre volte il M.M.D. ha liberamente preso il
caffè al bar, sicuro di non essere riconosciuto, o disturbato. Sono, e non
siamo tutti coinvolti in questa storia che certamente non è la nostra. Il
signore finalmente ritrovato, come quel tempo perduto di proustiana memoria, non
è stato ammanettato e quindi non umiliato. Tortora invece sì, perché era un
galantuomo, e ci sono voluti anni per scagionarlo ma comunque condannarlo a
morte. Ora però a questo miserabile signore bisogna dargli garanzia e
soprattutto assistenza medica per un tumore che lo ha condannato e il timore
che possa fare la fine di quanti altri hanno provato a vomitate veleni che si
porta dentro da sempre. Tutto previsto e programmato da tempo, forse perché
oggi fa meno male a certi personaggi, che defunti non potranno mai pagare le
loro colpe. Così però il signore ignobile terrà per altri trent’anni lo stato
sotto ricatto. Comunque è un bel regalino a questo nuovo governo, che però non
vede l’ora di sbarazzarsi di Cospito, che non ha ammazzato nessuno e da
anarchico deve finire i suoi giorni a marcire e magari a morire in carcere con
il 41 bis. Ma “acca nisciunuè fissu”.
Nessuno avrebbe mai visto
in quel paese quel povero diavolo (presunto assassino!) ricercato di Matteo, né
le forze dell’ordine che lo cercavano per mari e monti ma mai a casa sua, né dalla
polizia municipale. Poi, però tanta ipocrisia in tutti quegli applausi e pacche
sulle spalle ai liberatori in tenuta di guerra. Chissà quanti attori e autori
complici di misfatti non avranno sonni tranquilli, già disegnano strategie per
evitare crocefissioni, magari tappandogli la bocca. Un probabile suicidio o un
aggravamento delle condizioni fisiche dovute al tumore diffuso in metastasi.
Matteo ha certamente già dato le consegne ai nuovi gestori cosiddetti colletti bianchi, infilati ovunque ci
sia odore di denari in Italia e nel
mondo. Sono incazzato, mi si consenta almeno questo, e non mi sento garantista
per lui in questo momento, sarò poco democratico? Ebbene voglio proprio
esserlo. Per uno come lui che ha fatto stragi e ucciso innocenti, questo da
quanto ci dicono, non penso minimamente di assolverlo col perdono cristiano.
Farebbe troppo comodo! Non ci sto con quanti oggi (giornalisti) godono e prevedono scoperte di segreti e rivelazioni
di nomi che ormai conosciamo da sempre.
Purtroppo non condannabili senza prove,
ma io so (Pasolini) diceva e nessuno
cercava la trave nel proprio occhio. In Italia erano favole, i tentativi di
golpe, le logge, persino le stragi, tanto c’erano gli anarchici violenti che
dal 2 dicembre del 69 hanno pagato al posto dei veri farabutti responsabili.
Ora più che mai mi sento e sono vicino ai senza lavoro, ai senza diritti e a
tutti quelli che gridano con disperazione e trovano ancora la forza di lottare
per un mondo giusto contro questo stato che non ha a cuore i bisogni dei
poveri. Questi politici che viaggiano con valige piene di soldi e con la pancia
piena. Oggi un chilo di pane costa più di 5 euro. Il resto è miseria e non
gioia di vivere per chi si alza prima dell’alba per stiparsi in un treno per
raggiungere il posto di lavoro e per altri che per un’ora di lavoro guadagnano
qualche euro all’ora. Purtroppo ogni giorno per il lavoro si continua a morire,
ma questa è un’altra storia di cui parleremo in un’altra occasione, tanto si
muore di lavoro ogni giorno. Nessuno si chiede perché.