E
abbiamo la memoria lunga… Siamo
stati inondati di giudizi molto critici, molto ironici, ma anche molto pesanti,
in merito alla cattura del boss mafioso Matteo Messina Denaro, il signor Andrea
Bonafede… Ci limitiamo a pubblicare questi di alcuni nostri collaboratori. Gira
già a sufficienza, in ogni dove, il video con le “rivelazioni” di Salvatore
Baiardo a Massimo Giletti. Adesso
battono la grancassa e lo Stato si attribuisce meriti che non ha. Come per
Provenzano, vogliono farci credere in una grande operazione di Polizia.
Sottovalutano l’intelligenza degli italiani. La mafia, purtroppo, continua ad
agire sotto varie forme e metodi. Compresi gli sporchi legami con lo Stato che,
dai tempi di Andreotti, non sono mai stati chiariti. E la Meloni corre a
Palermo…”. Filippo
Gallipoli,
pittore Tutto
questo trionfalismo mi sembra fuori luogo e funzionale alla destra al governo,
basti pensare ai decenni di connivenze e coperture di cui ha goduto il boss. Franco
Toscani,
saggista La
figuraccia l’ha fatta lo Stato: dopo tantissimi efferati delitti e tanti
decenni di latitanza, neanche il disonore delle manette! Ora tanto finto
clamore intorno a questo arresto, ma fra non molto tanta reale delusione quando
l’arrestato sarà soltanto costretto ai domiciliari, oppure sorvegliato a vista
in qualche struttura ospedaliera con neanche un giorno di galera. Trent’anni
sono troppi per un gioco a nascondino. A nessun al mondo sarebbe stato
possibile senza la complicità di talune cariche assai in alto. Nicolino
Longo,
aforista e poeta La
ricerca dei mafiosi è sempre stata una caccia al tesoro che dura trent’anni… 30
numero fatale. I 30 denari di Giuda. La guerra dei Trent’anni. 30 anni per il
ritrovamento dei mafiosi. Ogni 30 anni una guerra… Laura
Margherita Volante,
pedagogista e poeta Messina
Denaro non parlerà, il sistema è coinvolto nella sua lunga latitanza. Diciamo
grazie ai giudici di Palermo e ai Carabinieri. La domanda è: ci sono ancora le
squadre speciali che entravano nelle carceri per suicidare chi il giorno dopo
avrebbe fatto nomi eccellenti? Io penso di sì. E questo Messina Denaro lo sa.
Voglio dire, c’è ancora lo Stato parallelo che dalla nascita della Repubblica
ha avuto in mano il nodo attraverso cui sono passati i mille fili che hanno
insanguinato il Paese? Saverio
Lanza, opinionista