In
Lazio e in Lombardia Senza
attendere l'esito (abbastanza scontato) della suddivisione dei voti tra i
candidati e le liste vale la pena analizzare subito il dato dell'astensionismo
registrato nell'occasione delle elezioni regionali di Lazio e Lombardia del 12
e 13 febbraio. La ragione principale per muoversi in anticipo risiede nel fatto
che in questa occasione la volatilità elettorale che negli anni scorsi aveva
fatto trasmigrare la maggioranza dei suffragi di fiore in fiore (numericamente
sempre in discesa) questa volta, confermando la tendenza già segnalata in
occasione delle elezioni politiche, si è tradotta in una astensione mai così
massiccia: in Lombardia e Lazio, infatti, nel giro di pochi mesi (dal 25
settembre 2022) sono mancati alle urne quasi 3 milioni di elettrici ed elettori
passando da 8.021.809 partecipanti al voto su 11.856.262 aventi diritto a
5.116.029 partecipanti al voto su 12.803.129 aventi diritto (alle regionali gli
iscritti all'estero sono compresi nelle liste mentre in occasione delle
elezioni politiche sono iscritte nelle liste delle circoscrizioni estero). Se
ci riferiamo, all'intero territorio
nazionale rileviamo che tra le elezioni 2018 e quelle 2022 sono mancati al voto
circa quattro milioni di elettrici ed elettori; adesso siamo a tre milioni in
due ragioni che rappresentano circa il 24% del corpo elettorale (la proiezione
porterebbe a una astensione collocata all'incirca sui 12.000.000 di astenuti).