Il
2 aprile scorso nuovamente in Piazza della Scala. Per
il 2 aprile su Milano erano previsti temporali. Questo però solo dal giorno
precedente; da almeno una settimana controllavo il meteo riguardo a domenica, che
annunciava sempre una giornata di pieno sole. E così è stato. Sarebbe interessante
perdersi in supposizioni complottiste, non so però quanto le previsioni meteo,
negative o positive che siano, abbiano potuto influire sull’affluenza in
piazza. Sta di fatto che una bella giornata di inizio aprile, Domenica delle
Palme oltretutto, è una bella occasione per gite fuori porta e la
manifestazione era in centro a Milano. In Piazza della Scala però c’era tanta
gente, bella, colorata e desiderosa di testimoniare la necessità vitale della
Pace. Non c’è purtroppo lo stesso desiderio in chi decide le nostre sorti, teso
in equilibri (o forse meglio dire disequilibri?) fra rapporti internazionali,
gestione economica del mondo e contratti con l’industria bellica. In queste
logiche, la “pace” passa attraverso l’appoggio all’Ucraina, militare prima
ancora che civile e questo, permettetemi, è un ossimoro insostenibile. Sento
ripetere spesso in questi giorni il detto latino: “Se vuoi la pace prepara la
guerra”. Questo funzionava forse per gli antichi romani, che dovevano
espandersi fisicamente per accedere alle ricchezze del mondo: da qui la logica
di guerra. Ciò non è accettabile oggi, in una civiltà globale che si basa su
equilibri economici decisi da strette di mano fra leader politici. Quindi oggi
è tanto più valida la parafrasi che ho trovata sul sito di Legambiente Pisa e
che sposo alla lettera: Se vuoi la pace prepara la pace.
Da
tutte le testimonianze della piazza è uscita infatti, netta, una visione
discordante dalle narrazioni ufficiali e da tutto ciò che sta mettendo l’Europa
(e il mondo) in una corsa senza ostacoli a un epilogo drammaticamente
definitivo per il genere umano. Domenica abbiamo affermato il nostro diritto a
vivere, trasmettendo energia e anche gioia vitale, in una escalation emotiva
difficilmente trattenibile. Tante le associazioni, i comitati e i movimenti
politici presenti: in prima fila, come organizzatore, Ricostruire Pace Artisti Donne
e Uomini di Pace di Piazza della Scala, quindi Mondo senza Guerre e senza Violenza,
il Partito Umanista, il Comitato Liberi Pensatori, il Comitato per la
Liberazione di Julian Assange, oltre a volontari del Comitato di Liberazione
Nazionale che hanno illustrato il referendum promosso da Ugo Mattei. In piazza
anche iscritti all’ANPI e i Disarmisti Esigenti. Senza dimenticare il promotore
delle iniziative del 2 aprile, Europe for Peace, non presente fisicamente ma aleggiante
in spirito. E poi tanti poeti e artisti, per affermare che la Pace passa
attraverso la Cultura: alla piazza si sono uniti telefonicamente dalla Calabria
anche lo scrittore Angelo Gaccione, promotore dell’Istanza affidata il 14 marzo
al Prefetto di Milano e il poeta Guido Oldani, fondatore del movimento poetico
Realismo Terminale e candidato al Nobel per la Letteratura.
Molte
voci quindi, differenti fra loro, unite nella richiesta dello stop immediato
dell’invio di armi per dare spazio a tavoli di trattative. Tutti con una forte
spinta a rafforzare unità nelle richieste di base che superano le visioni di
gruppo, nella fondazione di un coordinamento per le future iniziative di pace. Cronista
in piazza Pressenza Milano. La manifestazione è stata registrata su youtube da
NEXT TV, questo il link:https://www.youtube.com/watch?v=NMGElMUN0OI Un
grazie sentito a tutti i partecipanti. Il lavoro per la Pace prosegue e non prevede
soste.