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giovedì 6 aprile 2023

RICOSTRUIRE PACE
di Patrizia Varnier
 


Il 2 aprile scorso nuovamente in Piazza della Scala.
 
Per il 2 aprile su Milano erano previsti temporali. Questo però solo dal giorno precedente; da almeno una settimana controllavo il meteo riguardo a domenica, che annunciava sempre una giornata di pieno sole. E così è stato. Sarebbe interessante perdersi in supposizioni complottiste, non so però quanto le previsioni meteo, negative o positive che siano, abbiano potuto influire sull’affluenza in piazza. Sta di fatto che una bella giornata di inizio aprile, Domenica delle Palme oltretutto, è una bella occasione per gite fuori porta e la manifestazione era in centro a Milano. In Piazza della Scala però c’era tanta gente, bella, colorata e desiderosa di testimoniare la necessità vitale della Pace. Non c’è purtroppo lo stesso desiderio in chi decide le nostre sorti, teso in equilibri (o forse meglio dire disequilibri?) fra rapporti internazionali, gestione economica del mondo e contratti con l’industria bellica. In queste logiche, la “pace” passa attraverso l’appoggio all’Ucraina, militare prima ancora che civile e questo, permettetemi, è un ossimoro insostenibile. Sento ripetere spesso in questi giorni il detto latino: “Se vuoi la pace prepara la guerra”. Questo funzionava forse per gli antichi romani, che dovevano espandersi fisicamente per accedere alle ricchezze del mondo: da qui la logica di guerra. Ciò non è accettabile oggi, in una civiltà globale che si basa su equilibri economici decisi da strette di mano fra leader politici. Quindi oggi è tanto più valida la parafrasi che ho trovata sul sito di Legambiente Pisa e che sposo alla lettera: Se vuoi la pace prepara la pace.



Da tutte le testimonianze della piazza è uscita infatti, netta, una visione discordante dalle narrazioni ufficiali e da tutto ciò che sta mettendo l’Europa (e il mondo) in una corsa senza ostacoli a un epilogo drammaticamente definitivo per il genere umano. Domenica abbiamo affermato il nostro diritto a vivere, trasmettendo energia e anche gioia vitale, in una escalation emotiva difficilmente trattenibile. Tante le associazioni, i comitati e i movimenti politici presenti: in prima fila, come organizzatore, Ricostruire Pace Artisti Donne e Uomini di Pace di Piazza della Scala, quindi Mondo senza Guerre e senza Violenza, il Partito Umanista, il Comitato Liberi Pensatori, il Comitato per la Liberazione di Julian Assange, oltre a volontari del Comitato di Liberazione Nazionale che hanno illustrato il referendum promosso da Ugo Mattei. In piazza anche iscritti all’ANPI e i Disarmisti Esigenti. Senza dimenticare il promotore delle iniziative del 2 aprile, Europe for Peace, non presente fisicamente ma aleggiante in spirito. E poi tanti poeti e artisti, per affermare che la Pace passa attraverso la Cultura: alla piazza si sono uniti telefonicamente dalla Calabria anche lo scrittore Angelo Gaccione, promotore dell’Istanza affidata il 14 marzo al Prefetto di Milano e il poeta Guido Oldani, fondatore del movimento poetico Realismo Terminale e candidato al Nobel per la Letteratura.


Molte voci quindi, differenti fra loro, unite nella richiesta dello stop immediato dell’invio di armi per dare spazio a tavoli di trattative. Tutti con una forte spinta a rafforzare unità nelle richieste di base che superano le visioni di gruppo, nella fondazione di un coordinamento per le future iniziative di pace.
Cronista in piazza Pressenza Milano. La manifestazione è stata registrata su youtube da NEXT TV, questo il link: https://www.youtube.com/watch?v=NMGElMUN0OI
Un grazie sentito a tutti i partecipanti. Il lavoro per la Pace prosegue e non prevede soste.