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sabato 17 giugno 2023

LA PACCHIA
di Vincenzo Rizzuto


Vinicio Verzieri

Con la scomparsa del ‘Cavaliere’ credo che la Destra, così come ha funzionato per circa trent’anni, sia davvero giunta al capolinea e che la ‘pacchia’ sia finita per la medesima Meloni oltre che per i timidi avversari. D’ora in avanti con l’assenza del cavaliere, che finanziava gli ‘assalti’ alla diligenza e, soprattutto, coordinava le strategie politiche necessarie, sarà quasi impossibile tenere nella medesima mangiatoia il variopinto mondo della Destra.
Certo la cosiddetta sinistra adesso dovrà darsi da fare, come non ha saputo mai fare in questi ultimi trent’anni, per riguadagnare reali contatti fattivi con la società ormai ‘liquida’, estremamente mutevole, cui invece sapeva immergersi il cavaliere con le sue evanescenti promesse da marinaio, come le pensioni minime di mille euro al mese, l’abbattimento fiscale, la riforma della giustizia, un milione di posti di lavoro e le altre mille meraviglie contenute nel famoso contratto, stipulato con gli italiani in una delle ‘discese in campo’, alla presenza del suo grande sodale Bruno Vespa. Di quelle promesse da marinaio, che tanto affascinarono l’immaginazione anche dei più poveri, è presto scomparsa ogni traccia, ma gli italiani, che dimenticano e perdonano facilmente, non se la sono presa, anzi lo hanno adottato come padre amorevole, che punisce accarezzando. Di lui rimane solo “eredità d’affetti”, come canta il Foscolo, ma essa verrà prima divisa certamente fra i numerosi figli, nipoti e mogli, e perciò credo che non rimarrà niente per il popolo minuto e gli altri numerosi ‘familiares’, abituati a cenare nei favolosi party. Che allora si riorganizzi la Sinistra, se non vuole sparire del tutto, perché davvero la pacchia è finita!