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domenica 11 giugno 2023

PARTIGIANI DEL RACCONTO


 

Concorso nazionale “Esploratori della memoria”. Per l'Abruzzo vince la “Don Milani” con le classi 1A e 1B della Scuola secondaria di 1° grado.
 
Il video racconto della resistenza lancianese dell'Ottobre 1943, con fatti e personaggi narrati dai bambini attraverso la spiegazione di monumenti e installazioni presenti in città, si è classificato al primo posto del concorso nazionale "Esploratori della memoria", sezione scuole secondarie di 1° grado per la regione Abruzzo, all'interno del più ampio progetto "Pietre della memoria" dell'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra).
Il documentario, intitolato "Partigiani del racconto", è stato realizzato al termine di un lungo lavoro di ricerca che ha visto impegnati per un intero quadrimestre gli alunni delle prime A e B della scuola secondaria di primo grado “Don Milani” di Lanciano. Divisi in piccoli gruppi, come esploratori in erba, i 40 bambini si sono messi sulle tracce della memoria che raccontano i tragici episodi avvenuti in città durante l'occupazione nazifascista. Guidati dalle docenti Fiorenza Giancristofaro (1A) e Rossella Cotellessa (1B), con la collaborazione della collega Pierangela Micozzi, gli alunni hanno dapprima studiato la resistenza lancianese e i loro protagonisti, quindi, taccuino e penna in mano, si sono recati nei luoghi in cui si sono consumati gli eventi per realizzare un censimento di monumenti, installazioni e targhe. In particolare: il monumento dei Martiri Lancianesi nel largo omonimo e la statua dedicata a Trentino La Barba in largo dell’Appello; le installazioni a terra dedicate ad Adamo Giangiulio in viale Marconi, a Remo Falcone, Giuseppe Marsilio e Raffaele Stella in via Silvio Spaventa, ad Achille Cuonzo e Nicolino Trozzi in via Augusto Righi, a Trentino La Barba in viale Cappuccini; infine le targhe in memoria del martirio di Trentino La Barba in viale Cappuccini e di Gemma Di Castelnuovo nel larghetto omonimo.
Gli allievi, durante le esplorazioni sul territorio, hanno acquisito dati, informazioni e foto che in seguito hanno inserito nel database del sito internet www.pietredellamemoria.it contribuendo alla realizzazione di un archivio nazionale di facile e immediata consultazione. (Qui il link alla sezione Abruzzo: https://www.pietredellamemoria.it/regioni/abruzzo con il lavoro della "Don Milani").
L'ampio lavoro di ricerca è, infine, confluito nel video premiato, in cui sono gli stessi studenti a raccontare i fatti, dialogando tra loro e intervistando la presidentessa dell'ANPI di Lanciano, Maria Saveria Borrelli, a margine della lezione tenuta in classe e incentrata sul ruolo svolto dalle donne, a lungo dimenticato, durante la resistenza lancianese.



"Le attività sviluppate con il documentario - spiegano le docenti Giancristofaro e Cotellessa, referenti del progetto - hanno costituito un’occasione preziosa per i ragazzi che, come piccoli giornalisti, hanno elaborato testi, prestato voce, corpo e cuore nella costruzione del video ad alta valenza didattica, storica e sociale. Il premio ottenuto - commentano - è il riconoscimento al percorso inclusivo realizzato con il progetto che ha consentito a tutti gli alunni, e in modo particolare a quelli con bisogni educativi speciali, di vivere un'esperienza al di fuori dell'aula, mettendo in campo competenze civiche, relazionali, sociali e imprenditoriali, coniugandole anche con gli obiettivi della progettualità Erasmus del nostro Istituto".
"L’osservazione e la ricerca - concludono le docenti - hanno permesso agli alunni di vivere una preziosa esperienza di studio della storia locale che ogni paese conserva nello scrigno della memoria visibile e non, da fotografare, censire, custodire e tramandare ai posteri e nel pieno rispetto dell’essere cittadini consapevoli".
Il progetto proseguirà anche nel prossimo anno scolastico.
La motivazione del premio, a  firma di Remo Gasperini, coordinatore nazionale di Pietre della memoria:
"Per aver applicato l’imprescindibile valore pedagogico della ricerca-azione e per lo straordinario video - recita la motivazione - è stata dimostrata comprensione e condivisione degli obiettivi fondamento del Progetto, di trasmissione della Memoria dei Caduti delle guerre mondiali e della guerra di Liberazione, come dovere morale nei confronti di quanti hanno sacrificato la loro vita per la difesa della Patria e per l’affermazione di ideali di pace e fratellanza”.