I VERSI DI ODILON - JEAN PÉRIER di Angelo Gaccione
Poèmes, tadotto in italiano da
Ilaria Guidantoni con il titolo di Carmi (Lorenzo de’ Medici Press 2023,
pagine 160 euro 14), contiene in tutto 37 poesie di Odillon - Jean Périer nella
versione originale francese, e, naturalmente, con la traduzione italiana a
fronte. Sono testi poetici scritti tra il 1919 e il 1921 e l’autore, nato nel
1901, aveva allora tra i 18 e i 20 anni di età. Quello che apre il libro: “La
lotta della Neve e del Poeta” scritto in un paio di mesi, dal dicembre 1919 al
gennaio dell’anno successivo, si estende per ben 13 pagine. Di testi lunghi ce
ne sono almeno altri tre in questa raccolta, ma non come il primo che abbiamo
citato. Sono testi che mostrano una grande maturità del poeta belga, sia in
termini di visionarietà, sia di padronanza nell’impostare la sua materia.
Materia che trae sì dall’osservazione attenta del mondo naturale e da quello
della realtà quotidiana, ma evocandola e trasfigurandola attraverso un sentire
acceso ed intenso. Sensorialità e sonorità si mescolano in questa poesia
restituendoci bagliori surreali e spiazzamento di senso, ma si compiace anche
di un certo ermetismo e di un continuo accumulo di immagini fra loro in
conflitto. Ecco
un esempio fra i tanti: La curva della strada scoppi; ruote bianche e parabole, trenta rose di dinamite rallegrano il poeta. Di
versi di questo tenore è intriso il libro e alla fine quel che rimane è tutto
impresso nell’orecchio come suono, come eco. Il mio occhio è mangiato da scintille, la mia testa è piena d’acqua, sono in preda alle cose. Chi parla di Primavera? Ci
sono versi felicemente riusciti e di densa poeticità che attraversano tutto il
libro: Oh saggio amico, pensa alle sfumature delle tue pipe così i campi davanti a Parigi. Tutto si attenua, tutto muore d’emozione, ogni ardore mormora e si alza; che una periferia feconda di sogni tocchi di speranza un treno francese! Un
poeta, Odilon - Jean Périer, da leggere e da riscoprire. Non è per tutti, ma
vale la pena.