Sebbene il revanscismo anti-russo, ovvero l’insano desiderio
di una vendetta riparatrice della batosta subita nella Seconda guerra
mondiale, appaia come la forma contemporanea della stupidità politica che
segna, salvo rare interruzioni – per esempio, Willy Brandt che però era alla
guida della Germania di Bonn (dunque l’eccezione conferma la regola) – la
storia della Germania unita, esso ha tuttavia l’aspetto di una motivazione per
restare nella NATO, e per appoggiare la guerra alla Russia. Per tutti gli altri
paesi europei meno assetati di sangue non c’è altra motivazione che
la mancanza di coraggio, per chiudere gli occhi di fronte al fatto che la
NATO non ha niente a che fare con la difesa europea, ovvero che essa, come hanno
chiarito Anderson e Meaney, serve solo a tenere l’Europa sottomessa, e per
seguire l’America nelle sue guerre. [Franco Continolo]