Chi
governa in maniera indegna o massacra, raramente si pone il problema di cosa
pensa veramente la gente sul suo operato. Se lo facesse si accorgerebbe di
quanto sia diverso il sentimento della maggioranza dei cittadini. La gente
vede quanto è stato svilito e sporcato il ricordo di fatti storici gravissimi, e
lo stesso senso di umanità. Tra la marea enorme di messaggi Instagram sul
Giorno della Memoria ho scelto, per non tediare, solo questi che leggerete di
seguito.
“Non è
che per far ricordare a noi hanno dimenticato loro?”
“Chiacchiere…
Il Giorno della Memoria (corta)”
“Nella
stessa data andrebbero ricordati i 25 mila palestinesi, ovvero gli oltre 10.000 bambini massacrati, anche questo è genocidio”
“Ma di
quale Memoria? Ricordare significa che non dovremmo più, e ripeto PIÙ,
fare succedere cose simili, e invece si lascia fare a Israele ciò che è stato
fatto a loro anni fa. Allora mi chiedo a che cosa serva ricordare!!”
Sulla guerra
in Ucraina riporto, invece, questo brano del messaggio vocale che la nostra
amica Svetlana ha mandato via WhatsApp sul telefonino di mia moglie.
“Sono in
Ucraina, tornerò il primo febbraio in Italia. Io sto bene, tutto bene in questa
parte di Ucraina, solo che uomini prendono in guerra. Per questo problema non
c’è nessuno per la strada, non ci sono uomini anche in negozi, solo invalidi e
anziani. Ma da 18 fino a 60 tutti scomparsi perché tutti vogliono vivere e
nessuno vuole la guerra. Speriamo che finirà al più presto perché non è bello”
(20 gennaio 2024 ore 17, 54).
La gente
disprezza i massacratori di qualunque luogo e colore. È così in Ucraina come è
così in Russia: è così in Israele come è così a Gaza. Ma i massacratori al
macello mandano gli innocenti, e mai li abbiamo visti sfidarsi come gladiatori
nelle arene contemporanee a regolare con il loro sangue i conti delle loro
politiche infami. Angelo
Gaccione