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venerdì 12 gennaio 2024

MATTEOTTI
di Franco Astengo
 

Giacomo Matteotti

È il 10 luglio 2023. Camera di deputati. Passa, all’unanimità, col voto anche delle destre, la legge promossa da Liliana Segre che promuove le commemorazioni per il centenario dell’uccisione (da parte dei fascisti) di Giacomo Matteotti. Il Parlamento applaude sé stesso. Ma sette mesi dopo la norma è un guscio vuoto. Mancano i bandi. Le associazioni, le fondazioni, le scuole che vorrebbero ricordare il martire socialista hanno dovuto congelare ogni iniziativa”. Questa notizia ci riporta alla necessità di attivare subito una forte mobilitazione per il ricordo dell'assassinio di Giacomo Matteotti anche allo scopo di promuovere un necessario discorso sull'attualità.
Espongo soltanto 2 punti:
a) quanto può valere il ricordo dei fatti di un secolo fa rispetto all'oggi? L'adunata di Acca Larenzia rappresenta la punta di un movimento di cui il partito di maggioranza relativa è parte integrante? Vale la dichiarazione di Elly Schlein circa la presidente del consiglio prigioniera del suo passato oppure vale l'analisi che considera il partito della presidente del consiglio soggetto promotore attivo di un presente che si ricollega direttamente alla storia e alle logiche antidemocratiche del regime che assassinò Matteotti? Penso che, nell'ambito democratico - costituzionale questa discussione si debba portare avanti approfondendo al massimo;
b) con Felice Besostri avevamo sviluppato a partire da diversi anni or sono l'idea del "Dialogo Gramsci-Matteotti" inteso come punto di partenza per un lavoro unitario a sinistra riprendendo il tema dell'antifascismo inteso quale punto essenziale di identità anche in funzione di un recupero dei valori fondanti della sinistra storica (questa prospettiva fu contestata da più parti perché fraintesa come semplicemente ristretta ad un confronto sul tema della scissione di Livorno, quindi impossibile sul piano teorico e inutile sul piano storico). 


Il corpo di Matteotti

Chiarito questo punto dell'identità antifascista potrebbe essere possibile riprendere l'idea, anche in memoria di Felice e del suo impegno socialista e democratico?
Quel che è certo che non ci possiamo permettere di ricordare sotto tono il centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti episodio da considerarsi soprattutto sotto l'aspetto del momento cruciale che rappresentò sulla strada dell'affermazione del totalitarismo fascista.