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mercoledì 21 febbraio 2024

ASSANGE. LO VOGLIONO MORTO
di Angelo Gaccione


 

I criminali di guerra restano a piede libero, chi li denuncia va in galera. Ecco le mirabilie della democrazia dei potenti.
 
È fin troppo chiaro, lo vogliono morto. Già da anni lo hanno seppellito vivo. Ha osato denunciare le loro condotte criminali, i loro complotti, le loro trame. Ha svelato al mondo di che pasta sono fatti gli Stati e i loro cerimonieri, di quanto sangue grondano le loro “democrazie”, su quali innominabili condotte si reggono i loro “valori”, su quali infami misfatti. Hanno da tempo assassinato i princìpi dei padri fondatori e sovvertito quelli elaborati dagli spiriti più lungimiranti, dalle menti più acute europee. Un tradimento che assimila Gran Bretagna e Stati Uniti alle autocrazie autoritarie e liberticide da cui a chiacchiere si vorrebbero distinguere. Il caso Assange ha mostrato al mondo la deriva illiberale, l’illegalità tracotante dei responsabili politici e militari di queste due nazioni. I documenti e i fatti conclamati che WikiLeaks ha reso pubblici, avrebbero dovuto portare i governanti degli Stati Uniti davanti alla Corte Marziale, se ci fosse davvero giustizia, ed invece ci troviamo, come in una commedia delle beffe, il denunciante dei crimini in galera e gli artefici dei crimini a piede libero. Anzi, protetti dalla legge che hanno asservito ai loro voleri, a ricoprire le cariche più alte. Ma se è fin troppo chiaro che vogliono mettere il bavaglio ad Assange, e con lui alla libertà di stampa, al giornalismo di inchiesta, è altrettanto chiaro che Stati Uniti e Gran Bretagna non possono vantare oggi alcuna superiorità morale rispetto al peggio degli altri Stati di cui si credono diversi. Se a condannare a morte Navalny è stato l’autoritarismo dittatoriale del regime russo, come ci va ripetendo l’Occidente “democratico” che ne ha preso le difese, sarà l’Occidente “democratico” ad assassinare Assange. La “democratica” Inghilterra che lo ha prima incarcerato e – se questo avverrà – consegnandolo ai boia della “democratica” America del Nord. Naturalmente nell’indifferenza della “democratica” Europa che si ricorda solo delle galere di Putin, ma si benda gli occhi sulla spietata realtà delle sue; della pratica della pena di morte nella “civile democratica” America, dei bombardamenti su migliaia e migliaia di civili incolpevoli e inermi. La verità è che non ci sono criminali più criminali degli Stati armati. Non c’è giustizia più feroce e criminale di quella asservita ai potenti intoccabili, non c’è numero di individui che possa eguagliare la spietata dose di violenza che essi amministrano (in tempo di pace armandosi con armi di sterminio, in tempo di guerra scatenando l’inferno su civili inermi), e da questo punto di vista io non vedo alcuna differenza fra la macelleria putiniana e quella del civile democratico Occidente.  
 

PIAZZA DEL LIBERTY


Consolato inglese di Milano 

Milano, 20 febbraio 2024, Piazza del Liberty. In contemporanea con le proteste in favore della liberazione di Assange a Londra, anche noi ci siamo mobilitati a Milano sotto il Consolato della Gran Bretagna al grido di vergogna, per la condotta della giustizia e del governo inglesi. Accolta con uno scrosciante applauso la notizia che il Comune di Bologna ha assegnato, come ha già fatto Napoli, la cittadinanza onoraria ad Assange. [Le foto sono state scattate da Giovanni Bonomo]