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giovedì 28 marzo 2024

LETTERA DA BERLINO
di Lisa Mazzi


 
Caro Angelo,
nel leggere due articoli pubblicati recentissimamente da “Odissea” riguardo all’attentato di Mosca sono rimasta a dir poco scandalizzata. Sembrano il condensato di tutta la mala informazione che circola negli ambienti più beceri e cospirazionisti pilotati dal governo russo. I loro testi trasudano un’aggressività senza pari nei confronti dell’Ucraina, nazione aggredita, depauperata già nel 2014 di parte del territorio e sotto i continui attacchi dell'esercito sovietico, che manda tra l’altro al fronte di guerra non solo giovani delle minoranze etniche islamiche, ma anche ragazzi delle lontanissime province siberiane. A parte l’indottrinamento, questi poveretti non hanno mai goduto previlegi per aver appartenuto alle repubbliche socialiste e sovietiche. In Siberia, la madre Russia tiene incarcerati negli odierni gulag i dissidenti, che non sono rivoltosi armati e spargitori di sangue, ma persone che vogliono solo libertà e democrazia. I testi di cui sopra sono offensivi, privi di fondamento, se per fondamento intendiamo una visone il più possibile oggettiva dei fatti, e non quella fagocitata da agenzie di stampa e gruppi mediatici al servizio di Putin. Prigionia e morte ai dissidenti, interrogatori sotto torture visibili da tutti i presenti nella sala del tribunale ai sospetti esecutori della strage per estorcere una verità di comodo. Questa è la Russia di Putin. Nessuno dei due autori menziona, come invece fanno testate giornalistiche serie in Europa, l’intervento militare di Putin al fianco di Assad contro i gruppi islamisti, fatto che può essere oggettivamente alla radice dell’attacco terroristico. Si legge anche sulla stampa internazionale che le illazioni del Cremlino risultano fuorvianti e dettate da una politica di comodo. L’attentato terrorista a Mosca ovviamente è condannabile sotto tutti gli aspetti. L’ISIS ne rivendica la paternità e non vedo oggettivamente che ci siano ragioni per dubitarne. Le repubbliche caucasiche, gli islamisti, ceceni, o djahdisti che siano, da anni hanno seminato terrore in ogni dove non risparmiando in passato né gli USA, né la Russia stessa, cioè le due grandi potenze mondiali. Per non parlare della Francia, del Belgio, della Svezia, di Berlino, sempre islamisti uniti contro gli “infedeli”.
Continuando a dare spazio ad articoli pro Putin, si discreditano “Odissea”, chi la legge e chi per lei scrive.
Un caro saluto
Lisa