Caro Angelo, nel leggere due articoli pubblicati
recentissimamente da “Odissea” riguardo all’attentato di Mosca sono rimasta a
dir poco scandalizzata. Sembrano il condensato di tutta la mala informazione
che circola negli ambienti più beceri e cospirazionisti pilotati dal governo
russo. I loro testi trasudano un’aggressività senza pari nei confronti dell’Ucraina,
nazione aggredita, depauperata già nel 2014 di parte del territorio e sotto i
continui attacchi dell'esercito sovietico, che manda tra l’altro al fronte di
guerra non solo giovani delle minoranze etniche islamiche, ma anche ragazzi
delle lontanissime province siberiane. A parte l’indottrinamento, questi
poveretti non hanno mai goduto previlegi per aver appartenuto alle repubbliche
socialiste e sovietiche. In Siberia, la madre Russia tiene incarcerati negli
odierni gulag i dissidenti, che non sono rivoltosi armati e spargitori di
sangue, ma persone che vogliono solo libertà e democrazia. I testi di cui sopra
sono offensivi, privi di fondamento, se per fondamento intendiamo una visone il
più possibile oggettiva dei fatti, e non quella fagocitata da agenzie di stampa
e gruppi mediatici al servizio di Putin. Prigionia e morte ai dissidenti,
interrogatori sotto torture visibili da tutti i presenti nella sala del
tribunale ai sospetti esecutori della strage per estorcere una verità di
comodo. Questa è la Russia di Putin. Nessuno dei due autori menziona,
come invece fanno testate giornalistiche serie in Europa, l’intervento militare
di Putin al fianco di Assad contro i gruppi islamisti, fatto che può essere
oggettivamente alla radice dell’attacco terroristico. Si legge anche sulla
stampa internazionale che le illazioni del Cremlino risultano fuorvianti e
dettate da una politica di comodo. L’attentato terrorista a Mosca ovviamente è
condannabile sotto tutti gli aspetti. L’ISIS ne rivendica la paternità e non
vedo oggettivamente che ci siano ragioni per dubitarne. Le repubbliche
caucasiche, gli islamisti, ceceni, o djahdisti che siano, da anni hanno
seminato terrore in ogni dove non risparmiando in passato né gli USA, né la
Russia stessa, cioè le due grandi potenze mondiali. Per non parlare della
Francia, del Belgio, della Svezia, di Berlino, sempre islamisti uniti contro
gli “infedeli”. Continuando a dare spazio ad
articoli pro Putin, si discreditano “Odissea”, chi la legge e chi per lei
scrive. Un caro saluto Lisa