Il
rapporto da Rafah del presidente nazionale di Arci denuncia che il genocidio
del popolo palestinese, perseguito dall'esercito e dal governo di estrema
destra israeliano, razzista e colonialista, ha raggiunto un livello di
orrenda ferocia: si uccide sistematicamente non solo con le armi, (bombardando
ospedali e scuole), ma con le deportazioni, le incursioni, e affamando
bambini donne anziani e persone inermi. Le
responsabilità non sono solo da addebitare al governo israeliano, ma ormai
soprattutto alle potenze globali, USA in primis, alla Gran Bretagna, all'Europa
e alla stessa Italia. È terribile e orrendo costatare che l'ONU e gli organismi
internazionali di difesa dei diritti umani e di tutti i popoli siano bloccati
e osteggiati; addirittura uccisi funzionari e impiegati delle Agenzie
ONU assieme a medici e personale sanitario e giornalisti e volontari. È
sfregiata l'umanità stessa! Non ci rimane, che resistere, denunciare,
protestare, reagire al senso di impotenza con maggiore determinazione e impegno
civile partecipando alle manifestazioni promosse da mesi ogni sabato dalla comunità
palestinese di Milano e da quella nazionale di sabato 9 marzo a Roma
indetta da tante associazioni: Rete per la Pace, Cgil, ANPI, Arci ed altri
soggetti della società civile e della cittadinanza attiva. Ultimo
pensiero. Di fronte al fallimento dei Capi di Stato, bisogna intensificare la
lotta per la pace contro tutte le guerre e il riarmo forsennato e suicida
in corso. Si deve lavorare a creare una rete internazionale della
cittadinanza impegnata e pacifica che riesca il più presto possibile non solo a
farsi sentire di più, ma che si ponga anche l'obiettivo di andare nei luoghi
dei massacri e dei conflitti armati come forze disarmate, di
interposizione e di mediazione e aiuto solidale alle vittime. Per la
sopravvivenza stesa dell'umanità. Giuseppe Natale - presidente Anpi Crescenzago