Fra
pochi giorni saranno passati giusti giusti sessant'anni da quando in Italia si
levò alto un “raglio” che di asino non era... Vittorio Valletta, all’assemblea
FIAT del 30 aprile 1964, dichiara: “La società di Ivrea (la Olivetti) è strutturalmente
solida e potrà superare senza grosse difficoltà il momento critico. Sul suo
futuro pende però una minaccia, un neo da estirpare: l’essersi inserita nel
settore elettronico, per il quale occorrono investimenti che nessuna azienda
italiana può affrontare”. In questi sessant’anniuna classe imprenditoriale predatrice e
progressivamente sempre più ignorante, estirpando “neo dopo neo”, ha continuato
a svendere di notte quel tanto che con i soldi di noi tutti, si costruiva di
giorno, vedi ad esempio autostrade, ferrovie, aviolinee, Enel, acciaierie... Oggi,
scomparsa l’Italia industriale, i “cosiddetti”
imprenditori, affiancati dalla più derelitta classe politica che l’Italia abbia
mai avuto, si dedicano a spolpare quanto di pubblico, sanità e istruzione, è
rimasto in piedi. Vittorio
Melandri