Pagine

mercoledì 22 maggio 2024

GUERRA E SERVIZIO MILITARE


 
Alla proposta della Lega di Salvini e dei guerrafondai di ogni pelo, i pacifisti, i democratici, i disarmisti, i nonviolenti, i Cristiani devono rispondere con una pernacchia. Intanto comincino ad andare loro sui teatri di guerra assieme ai loro figli e parenti, mostrino di essere coerenti e vadano loro a rischiare la vita. Troppo facile fare gli eroi con la pelle degli altri. Voi volete le guerre e voi ve le dovete combattere. Noi non siamo nemici di alcun popolo. Siete voi governanti e potenti a creare odio e divisione. [“Odissea]
 


Presentato ufficialmente alla Camera il progetto di legge leghista denominato “Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina” che si pone l’obiettivo di reintrodurre la leva universale: sei mesi obbligatori per ragazzi e ragazze. Matteo Salvini lo aveva annunciato al raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12 maggio. Una settimana dopo le affermazioni di Matteo Salvini a Montecitorio appare il testo firmato da Eugenio Zoffili, deputato vicino alla segreteria e membro della Commissione Difesa della Camera, che prevede la scelta per i giovani italiani tra la formazione militare e un impiego di tipo civile: “Proponiamo - dice Zoffili all’AdnKronos - l’istituzione di un servizio civile e militare universale territoriale che coinvolga per sei mesi tutti i cittadini italiani tra i 18 e i 26 anni di età. I sei mesi saranno svolti esclusivamente sul territorio nazionale e nella propria regione di residenza o domicilio, con priorità alla propria provincia, salvo espressa richiesta del cittadino ad essere impiegato in altri ambiti territoriali nazionali e previa disponibilità e autorizzazione dell’Autorità preposta”.
A chi opterà per l’ambito militare “sarà assicurata la formazione militare in vista del loro impiego sul territorio nazionale”, chiarisce Zoffilli, ribadendo il concetto della prossimità di servizio.
 
Da parte dei vertici militari, si ribadisce la necessità di rinnovamento “a tutto campo” dell’Esercito italiano.
Ecco quanto dichiara al TG SKY il generale Carmine Masiello:
L’Italia deve diventare una nazione con una capacità di deterrenza reale e credibile... È stata la guerra Russia-Ucraina ad aver insegnato che occorre recuperare i cambiamenti e stare al passo con i tempi. Infatti, il conflitto ha rivoluzionato i paradigmi sul campo, da una parte si ha un ritorno all’uso di artiglierie, carri armati e al confronto fra unità corazzate. Dall’altra invece è diventata una guerra cibernetica che ha usato – e sta usando – la disinformazione per orientare le opinioni pubbliche e il morale dei combattenti... Per farsi trovare preparati occorre puntare sui giovani. Sono quelli che sanno intercettare i cambiamenti e le evoluzioni tecnologiche...”.