Una proposta Tutti i
cittadini italiani possiedono un cassetto fiscale personale sul sito
dell'Agenzia delle Entrate, e in tanti possiedono crediti fiscali derivati
soprattutto dai bonus edilizi. La cessione dei crediti fiscali è stata
bloccata, e molti crediti non vengono utilizzati per l'impossibilità di
detrarli dalla propria dichiarazione dei redditi. Inoltre, si sa che gli
italiani sono dei grandi risparmiatori. Ma i nostri risparmi in banca cosa
producono? solo profitti per le banche che investono nel mercato finanziario. Infine,
l'uso del contante, volente o nolente, diminuirà e verrà sostituito dalla
moneta elettronica. Quindi, sulla base di tutte queste premesse, perché non
versare i propri risparmi sul cassetto fiscale dedicato? Naturalmente, è facoltativo ma
chi attiva il cassetto fiscale come conto corrente di risparmio potrebbe
ottenere delle agevolazioni fiscali. I soldi nel cassetto fiscale verrebbero
convertiti in crediti fiscali da spendere nel mercato reale
interno grazie ad una tessera di credito: Carta di Credito
Fiscale. Quali
sarebbero i vantaggi? La valuta non cambia, resta l'euro. Lo Stato
potrebbe utilizzare i nostri risparmi per la Sanità, la Scuola e la Sicurezza
del territorio (strade, ponti, argini...), senza chiedere prestiti onerosi
all'Europa. La
Finanza perderebbe potere perché meno soldi entrerebbero nel circuito. I
crediti potrebbero essere finalmente ceduti (e non svenduti). I
pagamenti effettuati con la Carta di Credito Fiscale andrebbero ad
arricchire le casse dello Stato e non delle Banche. Ci
sarebbe ovviamente meno nero in circolazione e per chi paga in crediti ci
sarebbe una riduzione delle imposte. E
allora, perché No? Katia Tarsia