Elegie
del risveglio il libro più amato da Alida Airaghi Nella
dedica apposta sulla prima pagina della sua raccolta poetica Elegie del
risveglio (Nulla Die Edizioni, pagine 88 € 12,00) Alida Airaghi ha scritto:
“A Angelo Gaccione, illibro di poesia che amo di più”. È una
confessione piuttosto rara tra i poeti, ma chi prenderà in mano il volumetto si
renderà immediatamente conto che è stata fatta a ragion veduta. Elegie del
risveglio è, a mio parere, il libro più ricco, profondo e importante della
poetessa veronese. Aerea leggerezza nel modo di impastare i versi,
compenetrazione con gli oggetti e la materia con cui entra in contatto, acutezza
di sguardo, profondità sapienziale, capacità di commuoverci con poche e decise
pennellate, ragione e sentimento in dialogo perfetto. È costituito da dieci
sezioni questo libro: Risvegli, Amanti, Figli, Vegetali, Animali, Cose, Eroi,
Artisti, Geni, Innocenti. Diamone subito conto al lettore con questa citazione
tratta dalla prima sezione, Risvegli, in cui il giorno si annuncia attraverso i
vetri riparati dalle tende, il giorno con la sua luce come una vita nuova, un
dono gratuito: “Va bene, preparati che usciamo, / luce del giorno. Usciamo
insieme, / - se mi dai la mano; miracolo di gioia, / risveglio e guarigione.”
O il testo che chiude la sezione Amanti: “Così povere, sempre, le parole: /
inadeguate a esprimere, incapaci / anche solo di rispecchiare il fiato. /
Eppure, a loro chiedono soccorso / gli occhi le mani degli amanti / per dire e
dire (non sanno bene cosa, / dire; come) / Preziose illuminate le vorrebbero i
due, / e nuove, coraggiose: invece sulle labbra/ intimidite si bloccano,
balbettano; / oppure torrenziali straripano, / torbide inutili. Tacete, allora,
/ innamorati sciocchi. Preferite il silenzio, arrendetevi zitti. / Vedete come
stanno muti / i fiori, le nuvole, la neve.”
Daria e Silvia figlie della poetessa
I testi
poetici di queste dieci sezioni sono una vera gioia per lo spirito e ci
obbligano a soffermarci su quanto non abbiamo mai degnato di attenzione: dalla
sedia al tavolo della cucina; dalle chiavi di casa a una semplice finestra
aperta sul mondo e che dal mondo ci ripara. “La sedia (ad esempio) ci
sopporta, materna accoglie / la nostra stanchezza, non si lamenta del peso/
impassibile sorretto”, e la finestra “Ci difende, / ci ripara dal troppo
dell’esterno, dalle incaute sofferenze…”. E i libri? Sembrano soldatini
allineati “Stretti vicini, si sostengono / sugli scaffali…”. Se in
Artisti i danzatori sono “Angelici stellari, / capaci di pesare senza peso”,
se in Animali la civetta è “portinaia del bosco”, se in Vegetali gli
alberi sono “più essenziali di noi, più importanti / e “Chiedono di
continuare ad esistere, / fermi nelle radici, fieri dei rami, / dei germogli di
foglie, / del vento che li sfiora e li squassa”, in Figli il ventre materno
si fa stagno, lago, mare da cui scaturisce la vita: “O vita in conchiglia, /
granello di sabbia nel molle fondale, / o notte cavernosa che lenta ti fai
perla; / e come luminosa come consapevole di forza, / di vittoria sul buio sul
non essere diventi. / Presenza, una madre ti conosce, / ti attende in timore in
fierezza”. Se amate la poesia procuratevi questo prezioso libretto prima
che potete, non vi deluderà.
Alida
Airaghi Elegie
del risveglio Nulla Die
Edizioni 2022 Pagine 88 €
12,00