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domenica 23 giugno 2024

SCAFFALI
di Angelo Gaccione


Alida Airaghi

Elegie del risveglio il libro più amato da Alida Airaghi
 
Nella dedica apposta sulla prima pagina della sua raccolta poetica Elegie del risveglio (Nulla Die Edizioni, pagine 88 € 12,00) Alida Airaghi ha scritto: “A Angelo Gaccione, il libro di poesia che amo di più”. È una confessione piuttosto rara tra i poeti, ma chi prenderà in mano il volumetto si renderà immediatamente conto che è stata fatta a ragion veduta. Elegie del risveglio è, a mio parere, il libro più ricco, profondo e importante della poetessa veronese. Aerea leggerezza nel modo di impastare i versi, compenetrazione con gli oggetti e la materia con cui entra in contatto, acutezza di sguardo, profondità sapienziale, capacità di commuoverci con poche e decise pennellate, ragione e sentimento in dialogo perfetto. È costituito da dieci sezioni questo libro: Risvegli, Amanti, Figli, Vegetali, Animali, Cose, Eroi, Artisti, Geni, Innocenti. Diamone subito conto al lettore con questa citazione tratta dalla prima sezione, Risvegli, in cui il giorno si annuncia attraverso i vetri riparati dalle tende, il giorno con la sua luce come una vita nuova, un dono gratuito: “Va bene, preparati che usciamo, / luce del giorno. Usciamo insieme, / - se mi dai la mano; miracolo di gioia, / risveglio e guarigione.” O il testo che chiude la sezione Amanti: “Così povere, sempre, le parole: / inadeguate a esprimere, incapaci / anche solo di rispecchiare il fiato. / Eppure, a loro chiedono soccorso / gli occhi le mani degli amanti / per dire e dire (non sanno bene cosa, / dire; come) / Preziose illuminate le vorrebbero i due, / e nuove, coraggiose: invece sulle labbra/ intimidite si bloccano, balbettano; / oppure torrenziali straripano, / torbide inutili. Tacete, allora, / innamorati sciocchi. Preferite il silenzio, arrendetevi zitti. / Vedete come stanno muti / i fiori, le nuvole, la neve.”


Daria e Silvia figlie della poetessa

I testi poetici di queste dieci sezioni sono una vera gioia per lo spirito e ci obbligano a soffermarci su quanto non abbiamo mai degnato di attenzione: dalla sedia al tavolo della cucina; dalle chiavi di casa a una semplice finestra aperta sul mondo e che dal mondo ci ripara. “La sedia (ad esempio) ci sopporta, materna accoglie / la nostra stanchezza, non si lamenta del peso/ impassibile sorretto”, e la finestra “Ci difende, / ci ripara dal troppo dell’esterno, dalle incaute sofferenze…”. E i libri? Sembrano soldatini allineati “Stretti vicini, si sostengono / sugli scaffali…”. Se in Artisti i danzatori sono “Angelici stellari, / capaci di pesare senza peso”, se in Animali la civetta è “portinaia del bosco”, se in Vegetali gli alberi sono “più essenziali di noi, più importanti / e “Chiedono di continuare ad esistere, / fermi nelle radici, fieri dei rami, / dei germogli di foglie, / del vento che li sfiora e li squassa”, in Figli il ventre materno si fa stagno, lago, mare da cui scaturisce la vita: “O vita in conchiglia, / granello di sabbia nel molle fondale, / o notte cavernosa che lenta ti fai perla; / e come luminosa come consapevole di forza, / di vittoria sul buio sul non essere diventi. / Presenza, una madre ti conosce, / ti attende in timore in fierezza”. Se amate la poesia procuratevi questo prezioso libretto prima che potete, non vi deluderà.


 


Alida Airaghi
Elegie del risveglio
Nulla Die Edizioni 2022
Pagine 88 € 12,00