Se la cultura Occidentale
manca d’intelligenza perché in essa predominano le credenze e non le
riflessioni razionali, ciò non significa che sia carente anche la furbizia. Furbizia
e intelligenza non sono sinonimi: secondo un “addetto ai lavori” (o tale
considerato) non sono neppure sorelle e neanche cugine. Una persona furba cerca
sempre di fare il proprio interesse in modo anche subdolo e spesso vi riesce.
Se non è anche intelligente, però, risultando incapace di prevedere le
conseguenze del suo operato, la sua tendenza a risolvere i problemi senza
curarsi della razionalità può far sì che la scaltrezza gli consenta di ottenere
solo vantaggi iniziali. Facevo queste riflessioni leggendo il “pezzo”
pubblicato da Franco Continolo nel suo “blog”. I vincitori Anglo-americani dell’ultimo conflitto
mondiale sono stati furbi, ma è dubbio che siano stati anche intelligenti. Il
declino progressivo e inarrestabile dell’Occidente starebbe a dimostrarlo. In
Italia, gli Alleati, vinta la guerra, hanno utilizzato, non tanto il
cattolicesimo ormai imbolsito e imborghesito, quanto le due piaghe
dell’ideologia hegeliana, il fascismo e il comunismo, per “destabilizzare” il
Paese, quando e se necessario.
In Germania hanno per così dire “arruolato” in massa
(scrive Continolo) gli ex nazisti nella guerra (fredda) contro l’Unione
Sovietica (e oggi nella posizione anti-russa). L’analisi mi sembra acuta ma
aggiungerei qualche altra considerazione. Non mi sembra, cioè, che il sostegno
incondizionato dato oggi dai tedeschi a Israele possa ricondursi unicamente alla
strategia propagandistica degli “Alleati”. Esso ha, a mio giudizio, una
motivazione diversa, ignorata perché gli osservatori politici non mettono mai in
risalto che le due utopie dell’idealismo hegeliano di fine Ottocento altro non
sono che il camuffamento politico di due idee religiose: a) della
tendenza ebraica di sentirsi il popolo eletto da Dio per fare da guida agli
altri verso mete asserite divine, e b) di quella cristiana di realizzare,
in ogni modo, sul pianeta l’uguaglianza universale. Tenendo conto di ciò si spiegherebbe sia la feroce
avversione tra i due popoli. entrambi sedicenti “nel cuore di Dio” al tempo
dell’Olocausto sia l’attuale appoggio dei tedeschi allo spietato Netanyahu. Allo
stesso modo si spiegherebbe l’attuale delusione degli Anglo-americani per i
neo-fascisti meloniani. La stessa amarezza che caratterizzò Hitler per
l’alleato Mussolini (per la sua maggiore inclinazione ai travestimenti ritenuti
salvifici che non a una morte sul campo) sembra pronta ad agitare le acque
italiane. Siamo ai primi segnali fatti pervenire da Oltreoceano nel modo
consueto. Staremo a vedere.