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giovedì 26 settembre 2024

I QUARTIERI PIÙ AMATI   
di Maurizio Cucchi
 

Maurizio Cucchi

Città e scrittori
 
Sono nato a Milano e sono vissuto in alcuni quartieri, tra loro anche molto diversi, della nostra città. Non ho preferenze particolari, anche se, forse, la zona che più di altre sento mia è quella di corso Buenos Aires e dintorni, perché è lì che ho passato i primissimi anni della mia vita e più tardi, quando mi sono trasferito in via Mauro Macchi, era ancora quella una meta di mie frequenti passeggiate. Da bambino vivevo in una casa che ora non c’è più, rimpiazzata da un grande magazzino, proprio accanto alla cosiddetta Polveriera, l’edificio più antico della strada, che un tempo si chiamava Corso Loreto. 


Corso Buenos Aires in una foto d'epoca

Costruita a fine Settecento e rimessa a nuovo nel successivo secolo, la Polveriera era stata un magazzino per il deposito, appunto, delle polveri da sparo e successivamente aveva ospitato una famosa osteria. E lì, girando l’angolo, si è in via San Gregorio, dove sono i resti del Lazzaretto.
Quante volte ci sono passato con mia madre, nei primissimi anni della mia vita e quando andavo a scuola lì vicino, in via Tadino…




Ma uno dei luoghi che più ho amato in zona sono i Giardini Pubblici, oggi dedicati a Indro Montanelli. Per me era quello il luogo della natura, e soprattutto ne ho in mente, oltre al verde, le visite allo zoo, che ora non c’è più, e il divertimento che mi concedevo girando sulle favolose automobiline a pedali.
Ma si tratta di un’epoca remota, attorno alla metà del secolo scorso, e quei luoghi a me cari sono molto cambiati, anche se ancora, per me, conservano un fascino speciale.


Le automobiline a pedali


Passando dal passato remoto a tempi più recenti, fino al presente, devo dire che mi sono molto affezionato alla zona in cui da alcuni lustri vivo e che è a un passo da Sant’Ambrogio. È una zona che, del resto, ho sempre amato, avendo studiato all’Università Cattolica che è nel quartiere. Ci sono piccole vie di antico sapore milanese, come via Lanzone o via Caminadella, dove passeggio tutti i giorni, quando non mi sposto invece su un altro lato dei paraggi, vale a dire in Corso Genova e dintorni. Cent’anni fa scorreva il Naviglio nella sua prima cerchia in quella che è oggi via De Amicis e al di là si entrava in luoghi magari anche segnati da una fama non propriamente buona… Penso a via Vetere o a via Cicco Simonetta… 


Bambini allo Zoo di Milano

Ma oggi lì è tutto cambiato e questi dintorni, in particolare corso Genova, hanno un sapore molto particolare, che io trovo in un misto insolito e attraente: sono al tempo stesso eleganti e popolari e non saprei dire quale dei due aspetti davvero prevalga. In ogni caso mi aggiro spesso e soddisfatto in questi luoghi, magari fermandomi per il conforto di un bicchiere in un locale del corso, la Coloniale.
 

GALLERIA 


I Giardini Pubblici e la Villa Reale


Veduta di Porta Venezia


Corso Buenos Aires negli anni Trenta


Tigri in cattività allo Zoo di Milano


Facciata Università Cattolica