Per chi non fosse
ancora convinto che gli Stati Uniti stanno facendo un lavoro molto sporco,
mettendo a rischio il futuro dell’umanità, è consigliabile la lettura
dell’intervista del già citato Jack Matlock, ambasciatore americano a Mosca
negli anni cruciali della fine della Guerra Fredda. Si tratta di una
testimonianza importante, e un’occasione per tutti per ripercorrere gli ultimi
40 anni di storia. Nella risposta alla prima domanda, tradotta con l’aiuto di
Google (o meglio, da Google con il mio aiuto), c’è il giudizio conclusivo; un
giudizio che il resto del racconto giustifica pienamente. Jack
Matlock: Ovviamente, siamo entrati in una
fase molto pericolosa, perché la Russia ha attribuito alle azioni degli Stati
Uniti e dei suoi alleati della NATO intenzioni aggressive, azioni che
minacciano la sua sicurezza nazionale. La Russia è una potenza dotata di armi
nucleari con un arsenale, che sembra essere del tutto equivalente, se non
addirittura più grande, di quello degli Stati Uniti; un arsenale molto più
grande di quelli dei nostri alleati della NATO, Francia e Gran Bretagna. Mi
sembra un atto estremamente pericoloso tentare quella che è, di fatto, una
guerra non dichiarata contro una potenza nucleare, che percepisce, giustamente
o erroneamente, che la sua sovranità e perfino la sua esistenza politica sono
minacciate. Quindi penso che sia una situazione molto pericolosa. Non al punto
che entrambe le parti faranno necessariamente uso delle armi nucleari. Ma penso
che una situazione come questa può facilmente sfociare in uno scambio nucleare
per errore. Una volta messi in posizione i missili su entrambi i fronti, e
messo in allerta il loro sistema nucleare, è molto facile confondere i segnali.
Queste cose sono successe diverse volte durante la Guerra Fredda, e siamo stati
fortunati che in qualche modo esse non hanno avuto seguito. Direi
anche che ciò che ignoriamo nella nostra attuale guerra non dichiarata contro
la Russia è che la Russia ha a disposizione molti altri mezzi per colpirci, il
che sarebbe molto difficile da tollerare. Ad esempio, la loro capacità nella
guerra cibernetica è certamente equivalente a quella degli Stati Uniti o di
qualsiasi membro della NATO. Inoltre, non siamo in grado di stabilire con certezza
l’origine di questi attacchi. In secondo luogo, la Russia ha certamente la
capacità di eliminare i satelliti di comunicazione che sono essenziali per
la guerra che si combatte oggi. Mi sembra quindi che correre un rischio del
genere sia assolutamente folle. [Traduzione
di Franco Continolo]