Per rendersi conto dell’irrilevanza del G7 non c’è bisogno di
guardare, come fa Putin, ai numeri del PIL; basta dare un’occhiata ai (noiosi)
comunicati finali dei vertici, che sono tutti uguali, e uguali a quelli dei
vertici NATO e UE. L’irrilevanza è subito evidente sulla questione ucraina.
Zelensky dice: non ce la facciamo più, intervenga la NATO; e i ministri della
Difesa del G7 rispondono che il sostegno a Kiev è incrollabile, che gli
obiettivi non cambiano, ma dell’entrata di un’Ucraina in guerra nella NATO non
si parla, proprio perché con l’art. 5 tutti i membri sarebbero automaticamente
in guerra con la Russia. Dunque si vuole che la guerra continui, ma che a farla
siano sempre gli ucraini - una posizione chiaramente non più temibile. Stessa cosa
sulla Palestina: si condanna Hamas, non Israele, ma si vuole il cessate ilfuoco, ovvero che il massacro finisca, e al tempo stesso si continua a
fornire Israele delle armi che gli consentono di attuare la pulizia etnica, e
di allargare la guerra. Come diceva l’altro giorno Michael Hudson, siamo nella
fase finale dell’imperialismo americano, quando la superpotenza è a corto di
uomini, e può permettersi solo guerre terroristiche condotte per procura da
terzi. Va aggiunto che l’esito di questa fase non è nelle mani degli americani,
ma degli europei, i quali hanno la possibilità di scegliere tra la guerra
nucleare e la fine dell’egemonia americana. Nel comunicato del G7 Difesa ci
sono poi due chicche. La prima è un’informazione: il “rules-based intenational
order” è “free and open”. In attesa di chiarimenti ufficiali sul significato di
questi aggettivi ciò che appare “libera e aperta” è l’interpretazione delle
regole da parte del “ruler”. La seconda chicca riguarda il Libano, e più
precisamente l’UNIFIL. Qui infatti si introduce il concetto che una forza
armata, l’UNIFIL appunto, vada protetta; ma se deve essere protetta che forza
armata è? e come può a sua volta proteggere? Inoltre nel testo è sottinteso
che, a parte gli attacchi di Israele dei giorni scorsi, a violare le regole sia
stato Hezbollah. Ma se quotidianamente Israele viola lo spazio aereo libanese
impunemente per andare a bombardare prima la Siria e ora Beirut, che ci sta a
fare l’UNIFIL?