Pagine

lunedì 21 ottobre 2024

DI MALE IN PEGGIO
di Franco Continolo


Per rendersi conto dell’irrilevanza del G7 non c’è bisogno di guardare, come fa Putin, ai numeri del PIL; basta dare un’occhiata ai (noiosi) comunicati finali dei vertici, che sono tutti uguali, e uguali a quelli dei vertici NATO e UE. L’irrilevanza è subito evidente sulla questione ucraina. Zelensky dice: non ce la facciamo più, intervenga la NATO; e i ministri della Difesa del G7 rispondono che il sostegno a Kiev è incrollabile, che gli obiettivi non cambiano, ma dell’entrata di un’Ucraina in guerra nella NATO non si parla, proprio perché con l’art. 5 tutti i membri sarebbero automaticamente in guerra con la Russia. Dunque si vuole che la guerra continui, ma che a farla siano sempre gli ucraini - una posizione chiaramente non più temibile. Stessa cosa sulla Palestina: si condanna Hamas, non Israele, ma si vuole il cessate il fuoco, ovvero che il massacro finisca, e al tempo stesso si continua a fornire Israele delle armi che gli consentono di attuare la pulizia etnica, e di allargare la guerra. Come diceva l’altro giorno Michael Hudson, siamo nella fase finale dell’imperialismo americano, quando la superpotenza è a corto di uomini, e può permettersi solo guerre terroristiche condotte per procura da terzi. Va aggiunto che l’esito di questa fase non è nelle mani degli americani, ma degli europei, i quali hanno la possibilità di scegliere tra la guerra nucleare e la fine dell’egemonia americana. Nel comunicato del G7 Difesa ci sono poi due chicche. La prima è un’informazione: il “rules-based intenational order” è “free and open”. In attesa di chiarimenti ufficiali sul significato di questi aggettivi ciò che appare “libera e aperta” è l’interpretazione delle regole da parte del “ruler”. La seconda chicca riguarda il Libano, e più precisamente l’UNIFIL. Qui infatti si introduce il concetto che una forza armata, l’UNIFIL appunto, vada protetta; ma se deve essere protetta che forza armata è? e come può a sua volta proteggere? Inoltre nel testo è sottinteso che, a parte gli attacchi di Israele dei giorni scorsi, a violare le regole sia stato Hezbollah. Ma se quotidianamente Israele viola lo spazio aereo libanese impunemente per andare a bombardare prima la Siria e ora Beirut, che ci sta a fare l’UNIFIL?