Una via di grandi passioni
politiche ed intellettuali. Caro Angelo, in via Scaldasole, mi
pare al numero 5, ma sul civico non giurerei, si riuniva nella seconda metà
degli anni sessanta, già prima del ’68, quella che venne chiamata “La tendenza” ovvero
il raggruppamento semiclandestino (le correnti erano vietate), interno
alla Fgci milanese. Diverse figure sono passate da lì, oltre chi ti
sta scrivendo. Alcune delle quali non ricordo con piacere, come Aldo
Brandirali che diventò poi un uomo di Comunione e Liberazione strettamente
legato a Formigoni. Altri invece presero strade coerenti, come Massimo Gorla e
Luigi Vinci. Facevamo una rivista i grafici abitavano proprio in via
Scaldasole che si poteva definire una sorta di “comune”, che si chiamava “FALCEMARTELLO”,
(che non c’entra con quella attuale che ne ha copiato il nome). Un caro saluto Alfonso
Gianni