SCUSATE!
di Romano Zipolini
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Svetlana Aleksievic
Mi scuso davvero tanto con Voi, sarò
disturbante, sarò prolisso, ma, almeno con Voi, non posso tacere il mio
pensiero. E il mio sentimento.
Non posso credere che davanti a tanta
devastazione, siamo ancora al tifo da squadre di calcio. Che non ci avvediamo che
tutto il gioco è falsato. Gli arbitri sono corrotti. E la “tecno moviola”, crea
più danni della grandine. Trenta anni di: “la storia è finita”, “evviva il
liberismo”, che abbiamo confuso con la democrazia, trenta anni di “esportiamo
la libertà con la guerra e la globalizzazione”, ci hanno davvero fatto
dimenticare, non solo di praticare un mondo diverso, ma persino di pensarlo
(figuriamoci di teorizzarlo)? E dove sono i nostri teorici? Balbettano parole
prese a prestito dal pensiero dominante. E così prevalgono i teorici di estrema
destra, che gioiscono per la straripante vittoria dei padroni del mondo. Lo
chiamano “tecno feudalesimo”, o conflitto tra “imperi”, che controlleranno i
rispettivi nazionalismi. Bell’affare! Noi stessi, abbiamo abbandonato il campo,
e lasciato persino la cultura al nuovo fascismo, che si è appropriato dei
nostri strumenti, ha mistificato i nostri valori, ce li sta presentando a
frustate, perché li si possa leggere al contrario: ci ha messi nell’angolo. E
il Papa, che è l’unico a non accettarlo, non sta neppure più tanto bene… E
commuove anche me, che credo solo nell’ “al di qua”. Lui sembra “fuori dal
mondo”, ma solo stando fuori da questo mondo lo si può vedere nella sua
interezza e nella sua tragica brutalità.
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