La guerra come cartina di tornasoledella
stupidita umana. Itempi sono cambiati:
duemila e più anni fa gli immigrati dal Medioriente dettero agli Occidentali
del Mediterraneo, come suol dirsi “a scatola chiusa” e “senza colpo
ferire” il loro fiabesco e fantasioso monoteismo religioso. Oggi che tutto
ciò che si definisce “levantino” suscita una certa diffidenza, se si facesse un
sondaggio credo che pochi acquisterebbero dagli stessi soggetti una macchina
usata senza approfonditi accertamenti precauzionali.Eppure
se la credulità religiosa ha subito, grazie a una sorta di collettivo
rinsavimento, clamorosi ridimensionamenti, la stupidità umana, per cause
diverse (sovraffollamento del Pianeta con aumento conseguente della percentuale
degli imbecilli, odio cieco tra tutti gli Occidentali diffuso, non
solo dai fideismi ma anche dai fanatismi ideologici contrapposti del
nazifascismo e del socialcomunismo), non sembra affatto diminuita.Per
averne la misura, la più efficace “cartina di tornasole” resta la “guerra”,
nelle cui spire gli idioti si lanciano a capofitto, spesso per esaudire il
“cupio dissolvi” che li ha sempre tenuti lontani da una visione edonistica e
piacevole della vita e, conseguentemente, dal desiderio di vivere con
pienezza e intensità l’esperienza esistenziale.
Con
vari distinguo, con uno stile ed espressioni di falsa prudenza di
cui, spesso, li ha resi esperti il burocratese praticato dai tanti
Mr. Travet, con puerili e sterili tentativi di definire “la guerra giusta”, con frasi a doppio taglio, con valutazioni ambigue
che si sforzano di apparire equidistanti dalle parti contrapposte (in possibile
o attuale conflitto), con richiami frequenti alla necessità di difendersi da
presunte e fantomatiche aggressioni e di fare la pace solo a date condizioni,
questi “untori” della morte imperversano sulla carta stampata, negli
scritti “on line”, nella radiotelevisione con i loro forzati furori
moralistici, con le loro frasi aggressive e ad effetto di strepitosa violenza
offensiva e di gratuito vituperio di “avversari” reali o solo immaginati come
“tali”, e alimentano quella stupida voglia di guerra che porta non
solo alla loro distruzione ma anche di quella parte di umanità che assiste
sgomenta (e nell’impotenza più assoluta) a tanta idiozia.
Naturalmente il tasso di pericolosità
della stupidita bellica è direttamente proporzionale al livello che si
occupa nella gerarchia dei poteri pubblici: l’ingiuria, l’offesa, l’invettiva
immotivata e apodittica di chi è in posizioni verticali in un dato Paese è ben
più nociva dell’attacco destinato a risuonare “nel deserto” di un quidam
de populo.Sotto questo aspetto, l’impossibilità di
difendersi da parte della persona dotata di raziocinio e di intelligenza raggiunge
livelli altissimi. E contro la follia di persone cui sono stati attribuiti
poteri di vertice non c’è rimedio “civile e ragionevole” che possa invocarsi. Concludo. Con
la cosiddetta “prima legge Cipolla”: Non sottovalutare mai il numero di
individui stupidi in circolazione.
Corollario necessario:
La stupidità non conosce generi. Sono sempre stato uno strenuo femminista ma
devo riconoscere che la stupidità derivante dallo’intervento nella guerra russo-ucraina non ha
risparmiato le donne. Esaminiamo il caso delle tre pulzelle europee,
citate nel mio ultimo libro (L’Occidente al tempo delle pulzelle):
sono state tutte e tre per la guerra e nella fase calda degli scontri bellici
non vi sono vere distinzioni da fare. Le differenze sono venute fuori
quando con la vittoria di Trump, il partito della Guerra permanente (Partito
Democratico statunitense divenuto transnazionale e comprendente tutta la
Sinistra Europea) s’è trovato con le reni per terra.Solo allora,
nella condotta della “pulzella di Bruxelles” si è potuto rinvenire una
dose di furbizia (autonoma o indotta) non riscontrabile nelle altre
due. Ursula von der Leyen, infatti, ha pensato subito di rendere un
utile servigio al Partito Democratico dei Biden, Obama, Clinton (collegato con
CIA, Pentagono e industria delle armi) inventandosi l’idea (o accettando l’input)
del riarmo europeo. E ciò, per dare ossigeno ai costruttori di missili e bombe,
quasi totalmente americani.
La “pulzella rossa” (Elly Schlein) ha tentato
di dare prova di minore stupidità votando contro il riarmo, ma ha perso mezzo
partito rimasto su posizioni ostinatamente guerrafondaie come quelle della
“casa-madre” nordamericana.La “pulzella della
Garbatella” ha proseguito nella sua strada bellicista, ha votato per il
riarmo e non ha condiviso il parere del leader della Lega Matteo Salvini di
comprare solo armi italiane, optando, invece, per la posizione di Antonio
Tajani che pochi ormai capiscono in che cosa si differenzi dai partiti di
sinistra (d’altronde anche i talk show sulle reti di Mediaset
pullulano di voci ostili al governo in carica).
Domanda finale:
Che pensa di tutto ciò Donald Trump? Risposta possibile: Certamente egli
s’avvede che la pulzella italica o per ambiguità o per congenita
debolezza gli rema contro, probabilmente perché nella coalizione il peso
degli eredi di Berlusconi è ancora notevole ma ritiene che, tutto sommato, se
gli europei stoltamente e soprattutto inutilmente daranno un po’ di soldi
all’industria statunitense delle armi il suo sogno di un’America economicamente “first”
non ne soffrirà.