E poi ci spegneremo, fuscelli incendiati di amore o di livore, a seconda della parte cardio che pompa meglio le molecole vitali.
Ventricolo destro, ventricolo sinistro alto, basso, pressione meccanica interseca traiettorie quantistiche e non disdegniamo di inabissarci in vortici fangosi o levarci a superare nuvole e ancora più su viaggiando spazi siderali.
Eppure esseri così perfetti sono capaci di pensare strumenti che uccidono altri esseri perfetti e la perfetta Natura e questo è il peccato meno veniale, quello più truce e indegno perché è patricidio e matricidio, è negazione della Matrice nostra.
Che ancora più su si avvita a ricercare vita per poi noi, ignobilmente, meschinamente, stroncarla eliminarla annientarla.
Cadendo in ulteriore errore di credercene dèi. E perire tutti, per affermare nostra flebile, surrogata supremazia. C’è gesto più insensato? [12
ottobre 2024]