Intelligenza
artificiale e suoi responsi truccati per i falsi o errati software inseriti nel
marchingegno elettronico-digitale, realtà fotografiche inventate e create dal
nulla che riproducono scene di vita solo immaginarie, fake-news divulgate con
potenti mezzi di diffusione (carta stampata o radio-televisione),
sondaggi taroccati di opinione, effettuati senza alcun vero e penetrante
controllo di chicchessia, notizie lanciate on line, per
disorientare chi è già sufficientemente confuso: la vittima designata è sempre
la stessa, il quidam de populo da condurre per mano in scelte
sbagliate che fanno comodo agli ideatori di inganni.Naturalmente,
se variano le caratteristiche deldestinatario della truffa cognitiva e cambiano
conseguentemente gli effetti che può produrre la medesima. Il cittadino-beota
diventa un prezioso divulgatore di falsità anche colossali; quello dubbioso o
scettico ingenera perplessità ma solo in pochi. Il conto si chiude, comunque, a
favore degli artefici delle frodi. Soltanto chi
è “ammalato di razionalismo” non desiste e insiste, invece, nella
necessità di usare la ragione nella ricerca di una risposta soddisfacente
o quantomeno non semplicistica e ingenua.Qualche esempio
dell’ambivalenza interpretativa di ogni presumibile inganno comunicativo
chiarisce meglio i concetti sin qui esposti.Sui mass-media
statunitensi (e poi mondiali) campeggia la notizia del forte calo di
consenso popolare di Trump. Domanda: È opera,
un tale allarme, dei Democratici nemici dell’attuale Presidente o dello stesso
Donald che vuole inviare un messaggio a Putin per indurlo ad affrettare i tempi
della pace per non danneggiare elettoralmente l’amico d’oltreoceano? Se le armi
tacessero, i vantaggi per il leader repubblicano e la sua parte politica
sarebbero evidenti e non vi sarebbe sondaggio precedente capace di elidere
il risultato favorevole.L’ambiguità dei messaggi politici,
oggi, va anche ben oltre la truffa perpetrata dagli “addetti agli inganni”
per così dire “di mestiere”. A volte sono gli stessi protagonisti della vita
politica a intorbidire le acque con le loro dichiarazioni. Quando alti
personaggi di un establishment legato alla Centrale
Democratica, divenuta ormai mondiale per i sotterranei (massonici?) maneggi di
CIA e M16) inveisce contro Putin c’è da credere che esegue fedelmente un ordine
“vero e reale”, per così dire, dei “padroni del vapore”, lo stesso non può
ritenersi quando a lanciare l’invettiva è chi si barcamena tra Trump e Von der
Leyen per rendersi artefice di un accordo tra gli stessi. Conclusione: Tempi duri
per i quidam de populo: il falso estende ovunque i suoi tentacoli.