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venerdì 30 maggio 2025

LA GUERRA CONTINUA…    
di Luigi Mazzella


Il tedesco Merz si prepara alla guerra
nucleare

Merz: Badoglio redivivo.
 
Il ricordo della penetrazione delle idee hitleriane in Ucraina nel 1941 con l’accertata, conseguente persecuzione degli ebrei e di altri gruppi etnici realizzata con una forte e significativa partecipazione di solerti “collaborazionisti”, oltre ad essere stato rinverdito, nel maggio del 2021, dal raduno tenutosi a Kiev per chiedere e ottenere il riconoscimento degli Ucraini nazisti come “eroi” nazionali, sta conoscendo una nuova stagione di attenzione (se non di gloria) grazie alle affermazioni bellicistichecontro la Russia prima di Ursula Albrecht Von der Leyen e poi, più di recente, del cancelliere tedesco Friedrich Merz. C’è, infatti, chi ritiene che le frasi di quest’ultimo: “Saranno nostri i missili per colpire la Russia, perché non hanno limiti alla gittata”, “Faremo un patto con Zelensky in cinque punti per produrli insieme”, “L’Europa deve prepararsi a un conflitto di lunga durata”, coincidendo, del tutto incongruamente dal punto di vista delle affinità ideologiche ma non stranamente sul piano storico, con l’inizio di una critica germanica a Israele e ai massacri a Gaza di Netanyahu, rappresentano una rinovata espressione del risveglio del polo Nazi-fascista europeo e dell’hegelismo di Destra, contrapposto a quello della Sinistra comunista, com’è ancora definita, solo per comodità dialettica, quella Russa. Per dimostrare di avere la solidarietà di tutti Paesi divenuti  co-belligeranti (in violazione del  patto Nato) dell’Ucrania anche dopo la resa di Donand Trump e degli USA, convinti dall’ONU che si era trattato non di un’aggressione della Russia ma della volontà di eliminare un pericolo neo-nazista ai suoi confini, Merz ha aggiunto  che tutte le “forze alleate” avrebbero tolto le restrizioni a tale tipo di missili, compresa quindi l’Italia della Meloni e di Crosetto. Con tali dichiarazioni e con i funambolismi della “pulzella della Garbatella” e con il bellicismo dichiarato di molti dei suoi “Balilla moschettieri”, c’è poco da sperare nella costruzione di “ponti a corta gittata” tra gli States e l’Europa per favorire l’imminenza della pace. A volere la prosecuzione della guerra è tutto il fascismo violento e guerrafondaio, fatto proprio dal cosiddetto Partito Democratico Americano di Joe Biden e di Barack Obama (Premio Nobel per la Pace, grazie al maggior numero di guerre - tre - iniziate da un Presidente americano nel corso del suo mandato) e inoculato dalla CIA in tutti i servizi d’intelligence e, quindi, nei partiti europei. La Meloni e Crosetto fanno male, probabilmente, a rimpiangere i tempi del Patto d’acciaio degli anni Quaranta: il nazi-fascismo da quei tempi lontani ha fatto passi da giganti conquistando Macron (e non Le Pen), il britannico Starmer e non l’ungherese Orban. Di Merz e dell’Albrecht Von der Leyen s’è già detto.
Conclusione: Resterebbe di parlare dei “coalizzati” del centro-destra, se ancora se ne potesse registrare l’esistenza.