Corsi e ricorsi Vichiani: Come in un qualunque manicomio degno di tale nome,
anche nell’Occidente i gradi di follia sono molto diversi.Vi sono forme leggere di
insania mentale che Totò avrebbe definito “quisquilie e pinzillacchere” ma
altre di gravità gigantesca. Per esempio una vera, piena e drammatica
follia, suicida e omicida allo stesso tempo, è quella di cui, ieri, s’è mostrato
capace il comico ucraino d’avanspettacolo Volodymir Zelensky, diventato (come
avvenne per l’imbianchino di Vienna) prima leader di un partito e poi Capo
riconosciuto e temuto di un Paese, l’Ucraina.Il predetto,
ordinando un attacco con droni simultaneo e senza precedenti contro
5 basi aeree russe che ospitano bombardieri Tupolev (Tu-95 e Tu-22M) noti come
portatori aerei di armi nucleari (cosiddetti vettori speciali o strategici per
trasportare e sganciare bombe atomiche) ha messo gravemente in pericolo la
sicurezza internazionale.Il sistema mass-mediatico ufficiale ne ha
trattato solo di sfuggita e nessuno dei commentatori
politici favorevoli all’escalation della guerra contro
la Russia, voluta dai “volenterosi” (Macron, Starmer, Merz, Von der
Leyen) ha ricordato che la pazzia del dittatore ucraino fa venire in
mente la celebre frase di Hitler che chiedeva a Dio di “perdonargli
gli ultimi dieci minuti di guerra”, perché si tratta
verosimilmente di una follia condivisa.Quando il forsennato ex comico da
avanspettacolo, intendendo passare alla tragedia, ha minacciato di
usare ancora altri droni quadricotteri, occultati nel
trasporto e lanciati da camion contro obiettivi situati fino a oltre
8mila chilometri dal confine tra Russia e Ucraina, i “volenterosi” hanno
sotterraneamente condiviso il vanto del Servizio di sicurezza interna ucraino
(SBU) di essere in grado di effettuare un’operazione contro
l’aviazione strategica russa, distruggendo “il 34 per cento dei
vettori missilistici da crociera strategici presso i principali aeroporti russi
per “un costo totale dei danni alle attrezzature russe che ammonta
presumibilmente a 7 miliardi di dollari”.La Russia, ovviamente, dopo l’attacco che
ha causato danni materiali a cose e a persone, ha richiesto al Consiglio di
Sicurezza dell’ONU che questi attacchi agli aeroporti della
sicurezza nucleare siano considerati (e dichiarati) come un’aggressione
che necessita di una risposta da parte della comunità internazionale. Il
riferimento a una possibile risposta nucleare russa non è espresso ma appare
implicito. La folliaimmane dell’emulo del
Fuhrer non deve far dimenticare quella più contenuta ma non meno gravida di possibili,
catastrofiche conseguenze di alte autorità pubbliche dello Stato Italiano
e del Paese ritenuto l’alleato per eccellenza, l’America del Nord.Con l’iniziativa di
Zelensky e con l’irrequietezza dei “Volenterosi” il pericolo di morire sotto un
bombardamento è aumentato enormemente anche per gli Italiani, co-belligeranti
per le norme sulla guerra, dopo gli eventi delle ultime ore.
E difatti: permanere in un’organizzazione i
cui membri, tutti insieme, violano le norme che sono state da essi stessi
varate per disciplinare la loro attività (nel caso di specie: l’articolo 5 che
prevede come legittima solo la cobelligeranza di uno
Stato nell’ipotesi di attacco a un Paese che è membro della NATO e
non di qualsiasi altro) non risponde certamente a criteri di razionalità e
a principi di buon governo di una popolazione trascinata in guerra, dalla sua
intera e totale classe politica, a sua insaputa. Se poi
l’attività svolta (nel caso in esame: l’appoggio con l’invio a
Zelensky di armi e di mezzi offensivi per la guerra dell’Ucraina contro
la Russia) è stigmatizzata negativamente e, quindi, fermamente disapprovata
dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, che è la massima organizzazione
internazionale e intergovernativa che ha lo scopo di mantenere la pace e la
sicurezza nel mondo, l’irrazionalità sfiora l’insania politica. Domande: 1) La nostra pulzella, giuliva e
gioiosa, continuerà nei suoi “salamelecchi” internazionali, saltarellando da un
luogo all’ altro del Pianeta e si dedicherà invece a tener fuori il suo Paese
dal cupio dissolvi di un’Europa, desiderosa di anticipare per
il vecchio Continente la profezia di Spengler? 2) E che cosa aspetta
il grande mago dei Dazi a usare la sua bacchetta da Mandrake per
far scomparire dall’orizzonte delle strutture dannose la deprecabile
NATO?