Èdel
tutto impossibile, in mancanza di prove contrarie, pensare e ritenere che tra
i leader politici dell’intero Occidente, Donald Trump non sia
anch’egli, necessariamente, espressione della stessa irrazionalità comune
alla stragrande maggioranza se non alla totalità degli abitanti della
parte ovest del Pianeta.E ciò non perché non vi
possano essere e non vi siano eccezioni a questo Fato crudele, ma perché le sue
azioni e i suoi pensieri non vanno in quella (da molti sperata) direzione.Trump, come il Visconte di Italo
Calvino è un uomo razionalmente dimezzato: quando si toccano
argomenti politici, ideologici, sembra ragionare; quando si entra nel campo
religioso e in quello economico non dà la stessa impressione; soprattutto se i
due aspetti, come nel caso degli ebrei, sono strettamente connessi.Passo agli esempi, cominciando dal Presidente
anti-ideologo e anti-filosofico. 1)
Nel caso della guerra Russo-Ucraina, si può pensare che su di lui abbiano
sempre avuto uno scarso peso le elaborazioni pseudo-dottrinarie che sostengono
i regimi di cui sono espressione Putin e Zelensky e che ai suoi
occhi le lotte tra comunisti e fascisti siano solo scontri tra contrapposte
fazioni di “esaltati” (e che, oltretutto, nascondono ben altri interessi
concreti). Per lui sforzarsi di dare ragione all’uno e torto all’altro dei
contendenti sarebbe un gravissimo “fuor d’opera”.Se
egli non ha condiviso la trappola ideologica che l’America aveva teso al resto
del mondo (e ciò grazie alle tendenze oscure e subdole del suo predecessore
Biden e di tutta quella che egli considera la gang democratica statunitense,
dominata irreversibilmente ormai da un “Deep State” di ciniche spie e di
generali felloni) e se ha buttato alle ortiche la “propaganda” della
pretesa aggressione all’inerme e patriottico Zelensky, accettando, per converso, l’idea che se il pericolo, per l’Occidente, avvertito
da Putin, potesse essere nella politica di quel “dittatorello” passato dall’avanspettacolo
al comando dei battaglioni antidemocratici “Azov” foraggiati da Barack Obama,
Bill Clinton & co.
Imponendosi di
starsene alla larga, Trump ha applicato, a modo suo, il motto latino
che in pari causa turpitudinis melior est condicio possidentis eha
dato prova certamente di realpolitik non disgiunta da una
certa logica.Che in Italia e nel resto dell’Occidente,
nessuno abbia capito tutto ciò (o abbia trovato il coraggio necessario per
dirlo) non sorprende. E così dallo pseudo-pacifista Conte alla tremebonda
pulzella garbatelliana, gli Italiani (certamente più fortunati di
francesi, tedeschi, inglesi e via dicendo) hanno potuto ascoltare, in luogo di
ragionamenti, giaculatorie di cristiana pietà e misericordia per i
poveri Ucraini massacrati dai Russi. Come commedianti di provincia, i
nostri governanti e oppositori dell’Esecutivo scimmiottano, a modo
loro, in un non sense sconcertante, quelli di altri
Paesi: digrignando i denti contro l’asserita aggressione, ma parlando di pace,
lanciando insulti, improperi, accuse a Capi di Stati esteri, ritenuti
avversari, controllati e compos sui e mentis non ricevendo
risposte da essi, proponendo inconcludenti protocolli di mediazione che hanno
lasciato il tempo che hanno trovato, mostrando muscoli infiacchiti e compiendo,
ora a destra ora a manca, salamelecchi inverecondi.
Conclusione:
si tratta di uno spettacolo penoso di cui non è più ipotizzabile neppure
sperare nella fine: le compagnie di giro disponibili sulla piazza Europea (e
quindi Italiota) non offrono nulla di meglio!Un
tentativo di capire come stessero veramente le cose lo stava compiendo, tra
mille difficoltà, il perspicace ma imprudente Francesco. Non a caso, il
suo successore rende quotidiano omaggio alla prudenza di manzoniana memoria:
anche a dispetto del nome assunto! 2)
Nella guerra israeliana entra in campo l’uomo Trump con il suo bagaglio
religioso che presume anche di essere quello di un formidabile homo oeconomicus.Ciò si desume non tanto
dal giuramento (dovuto e obbligato) sulla Bibbia al momento dell’insediamento
quanto dall’infantile convinzione che il buon Dio, in cui egli devotamente
crede, abbia deviato il colpo di fucile dell’attentatore che lo avrebbe ucciso
in Pennsylvania. E ciò, per consentirgli di rendere nuovamente grande
l’America.
Domanda: È
mai pensabile che il razionalmente dimezzato Trump possa schierarsi contro il
suo collega Netanyahu che crede nello stesso Unico Dio, inventato proprio in
Medio-Oriente e protettore indiscusso di quella Finanza giudaica che può
contribuire a rendere grande l’America? Conclusione:
L’uomo religioso e quello oeconomicus si uniscono in un
vincolo indissolubile benedetto dal Dio di Mosè e dal Dio Denaro dei Millenni
successivi.I razionalmente dimezzati Occidentali
assisteranno, con falsi problemi di coscienza, all’ennesimo massacro di
gente indifesa e inerme.